Vivere ai Castelli Romani: è meglio che a Roma
Boom di trasferimenti dalla Capitale verso i Castelli Romani: migliore qualità della vita e costi minori ne fanno una meta ambita, anche se non mancano i problemi
Fuga dalla Capitale: così si può riassumere il fenomeno sempre più evidente di migrazione da Roma verso la Provincia. Un fenomeno totalmente inverso rispetto a quello che si verificò durante il boom economico. La vicinanza alla Capitale, il costo del settore immobiliare più contenuto e una migliore qualità della vita e i collegamenti accettabili hanno messo il turbo allo sviluppo demografico dei Castelli
Albano è la cittadina che vede il maggiore afflusso di cittadini metropolitani e solo nello scorso anno 657 nuovi abitanti hanno scelto di trasferirsi proprio ad Albano dove negli ultimi anni sono sorti accoglienti quartieri residenziali. Uno stesso trend di aumento della popolazione viene seguito da paesi come Genzano, Marino e naturalmente Velletri, la città di gran lunga più popolosa della zona castellana. Anche i comuni minori non sono da meno e anche paesi come Rocca Di Papa vengono scelti come sede per liberi professionisti e stanno aumentando di gran lunga la popolazione residente.
Uno stile di vita più tranquillo e un ambiente a misura d'uomo fanno dei Castelli Romani un loro punto di forza, ma per le città della Provincia una forte migrazione dalla Città vuol dire anche un impatto sociale non indifferente. Insieme a nuove abitazioni, bisogna provvedere anche ai necessari servizi in primis scuole, acqua, strade.
Proprio in questi giorni si è riaperto il dibattito sui poteri di Roma Capitale e parlare di nuovi poteri per la città di Roma vuol dire anche pensarla come integrata con il territorio circostante e proprio alla migrazione verso i Castelli Romani e alla necessità di scelte condivise ha fatto riferimento Gemma Azuni, consigliere comunale di Roma per Sinistra e Libertà: "Migliaia e migliaia di cittadini romani stanno causando un vero e proprio boom demografico nei comuni limitrofi, trasferendosi nelle cittadine dei Castelli Romani (perché Roma e' diventata troppo cara) ma continuando a lavorare a Roma, con dei riscontri, appunto, in tema di traffico, mobilitaà, alterazione del tessuto sociale (Roma si spopola di giovani coppie), che non possono certo comportare decisioni autarchiche per queste materie".
