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Venerdì, 19 Aprile 2024
Velletri Velletri / Piazza Cairoli

Velletri esclusa dalle eccellenze gastronomiche laziali per l'Expo

Fa discutere la scelta della Regione Lazio di escludere dal paniere di prodotti tipici del Lazio che saranno in mostra all'Expo di Milano i vini di Velletri

Ci sono proprio tutti i prodotti tipici dei Castelli Romani scelti dalla Regione Lazio per rappresentare le eccellenze enogastronomiche regionali all'Expo di Milano: il pane di Lariano, il vino dei Colli Lanuvini, il pane casereccio di Genzano, le fragoline di Nemi, la porchetta di Ariccia, il vino dei Colli Albani, il vino di Marino, il vino di Frascati a marchio DOCG e addirittura la famosa pupazza frascatana con tre seni.

Tra l'elenco di questi prodotti già noti al grande pubblico salta subito all'occhio che nell'elenco dei vini non compare il vino doc di Velletri, una scelta aspramente criticata a livello locale prima dai Verdi e poi dal consigliere comunale Giorgio Greci esponente della lista civica Live: "Lo schiaffo che la Regione ha riservato alle tipicità del nostro territorio è inaccettabile - tuona il consigliere -  C'è da restare attoniti e basiti nel dare uno sguardo alla lista di chi ha invece avuto l'onore di rientrarvi, come il fantomatico Vino Roma, un'etichetta che dice tutto e niente, o il Vino Zagarolo, espressione di una cittadina che non fa neppure parte dell'area dei Castelli Romani, nel raggruppamento dei quali quest'ultimo è stato invece inserito”.

Giorgio Greci attacca anche i rapporti tra amministrazione locale e vertici regionali: “Spiace davvero  che il Vino di Velletri, cui nella primavera del lontano 1972 fu attribuita l'etichetta del DOC, sia stato del tutto ignorato, con un evidente danno d'immagine per chi, nella nostra città, da decenni eccelle nel settore. Se l'occasione deve far riflettere chi ci amministra, circa anche i legami politici e d'amicizia e collaborazione coi vertici regionali, che se ne sono letteralmente fregati delle peculiarità della nostra città, facendosi beffe dei loro amministratori 'amici’, di certo non si può evitare di considerare che in termini di omogeneità del 'prodotto Velletri' vanno impostati nuovi ragionamenti, che portino ad uscire fuori dal singolo orticello per far quadrato e fronte comune".

"Certi treni non si possono più perdere e proprio sulla salvaguardia e tutela delle specificità locali si dovrà puntare per rivalutare quanto prodotto nella nostra città, fermo restando che qualcuno, sul filo diretto Comune-Regione, qualche esame di coscienza lo deve pure fare, perchè passi pure questa gravissima dimenticanza, ma nessuno può sottacere che contemporaneamente a tutto questo qualcuno vorrebbe fare del nostro territorio un concentrato di discariche e centrali che di 'bio' hanno davvero ben poco. Un'eventualità, quest'ultima, che rappresenterebbe un'autentica beffa per chi nel settore dell'agricoltura ha investito tutta la propria vita e che all’affronto di vedersi tagliati fuori da una vetrina di lustro quale l’Expo 2015 assomma l’onta di trasformarsi in terra di conquista per interessi che di collettivo hanno ben poco”, conclude il consigliere comunale Greci.

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