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Velletri Velletri / Piazza Cairoli

Velletri: valori di arsenico troppo alti nell'acqua, è allarme

I comitati per l'acqua pubblica di Velletri hanno denunciato i livelli troppo alti di arsenico presente nell'acqua e la scadenza delle deroghe rende fuori legge i limiti attuali di sostanze e metalli, ma i cittadini veliterni continuano a bere sernza problemi

L'acqua che esce dai rubinetti di Velletri è contaminata di arsenico con valori ben più alti rispetto ai limiti di legge: è quanto emerge dal rapporto del comitato Acqua pubblica di Velletri  presentato alla stampa dal titolo piuttosto esemplificativo "Il libro nero delle acque, il caso Velletri"

Dall'inchiesta condotta autonomamente emergono situazioni limite delle quali fanno le spese gli utenti. Tra le criticità più forti c'è quella legata alle bollette, come nel caso di Aprilia, sempre nel Lazio, le tariffe sono aumentate a dismisura da quando, nel 2002, i comuni dell'Ato 2 e la Provincia di Roma hanno affidato direttamente la gestione ad Acea. Da quel momento i cittadini hanno pagato l'acqua a caro prezzo 86 centesimi a metro cubo contro i 14 centesimi pagati dai cittadini romani.

Si potrebbe pensare che magari si paga di più per avere un servizio migliore invece non è così: dall'analisi delle acque sono stati riscontrati livelli di arsenico cinque volte superiori ai limiti stabiliti dalla legge se si aggiunge il fatto che spesso l'acqua che esce dal rubbinetto è terrosa se non saponata.

La storia dell'acqua veliterna passa attraverso una serie di deroghe ora però scadute. Il primo a chiederle fu nel 2004 l'allora sindaco Cesaroni che ottenne dalla Regione Lazio una deroga per due anni.  A  giugno 2009 l'Acea ha chiesto un'ulteriore deroga alla quale il Ministero della Salute ha risposto promulgandone un'altra senza scadenza.

Tutto ciò in barba alla legge. Il 23 aprile dello stesso anno la deroga riguardava solo la presenza di Vanadio, rimaneva fuori dunque l'arsenico per il quale però il comitato non è riuscito ad ottenere i dati da parte della Asl che, appellandosi per lo più a motivi formali, non fornisce le giuste informazioni.

La politica sull'acqua di Velletri è quindi basata sulla deroga senza interventi necessari da parte del gestore idrico e con gli ostacoli posti dalla Asl Rm che non rende pubblici i dati sullo stato delle acque, in alcune zone della città la concentrazione di arsenico arriva a  75 microgrammi, quando la legge ne prevede 10.

I comitati ribattono che sull'acqua non si scherza e i cittadini hanno diritto di sapere quale acqua stanno bevendo, specie se i livelli di contaminazione sono così elevati.
 
 

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