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Velletri: il Monte Artemisio tra religiosità e tutela dell'ambiente

Il circolo ambientale La Spinosa di Velletri interviene per chiedere maggiore tutela di Monte Artemisio nell'ultmo periodo sfruttato per delle probabili apparizioni della Madonna che ne stanno determinando uno sfruttamento religioso

La Spinosa per l’Ambiente, uno dei circoli ambientali più attivi di Velletri e dei Castelli Romani, tutela da anni il patrimonio paesaggistico di Monte Artemisio, la   montagna veliterna per eccellenza. In queste settimane il circolo La Spinosa ha lanciato un'allarme sullo sfruttamento del monte da un punto di vista religioso dopo le sedicenti apparizioni della Madonna.

La zona interessata dalle manifestazioni religiose sarebbe quella dell'Acqua Donzella anche se la Chiesa Locale con il Vescovo della Diocesi di Velletri – Segni monsignor Vincenzo Apicella, mantiene le distanze da tali presunte apparizioni della Santa Vergine.

Come fa notare il circolo La Spinosa la Fonte  dell’Acqua della Donzella rientra all’interno del Parco dei Castelli Romani e all'inizio del diffondersi del fenomeno dei pellegrinaggi sono state aperte le vie di accesso alle  strade sterrate consentendo quindi traffico veicolare libero, ma le segnalazioni del corpo forestale hanno portato alla chiusura delle strade portanto alla nascita di un comitato cittadino spontaneo denominato “Presidio Indipendente Artemisio Libero”, che ha raccolto in pochi giorni circa 1.400 firme e l’adesione di 22 associazioni.

Da un punto di vista della tutela ambientale La Spinosa tende a precisare che "qualunque modifica del territorio e/o installazioni di carattere fisso o mobile devono essere comunicate ed autorizzate dalle autorità competente e il passaggio di autoveicoli a motore sulle strade sterrate è vietato e comunque è da sempre gestito dal Comune ed in particolare dalla Polizia Locale che concede l’apertura temporanea delle sbarre dopo regolare e motivata richiesta".

"In questa situazione apparentemente complicata si inserisce l’anomala apertura del Bottino dell’Acqua Donzella - continua il circolo ambientalista - Lo stesso ci risulta essere anch’esso di pertinenza comunale ma, in quest’ultimo periodo sembra sia aperto e chiuso da privati cittadini e non da dipendenti comunali. Altra anomalia è la sparizione del cartello comunale che segnalava “NON POTABILE” l’acqua della Fonte della Donzella. Stessa indicazione è presente su tutte le fonti del Monte Artemisio".

Il circolo La Spinosa anche con il suo presidente Corrado Bisini intende sottolineare il forte legame tra religiosità tutela dell'ambiente: "E’ bene ricordare inoltre che in ambito cristiano, lo sviluppo della sensibilità ai temi ambientali avvenuto nella seconda metà del secolo scorso si è strettamente intrecciato con i temi della giustizia e della pace e il termine Salvaguardia del Creato è stato usato fin dai primi documenti ufficiali per indicare questa visione unitaria. Questa presa di coscienza storicamente è andata crescendo negli stessi anni in cui si affermava la sensibilità ecumenica, ed il tema della Salvaguardia del Creato è stato uno dei primi punti di accordo nel difficile cammino di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane".

"Nel 1983 a Vancouver l'Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese rivolge un appello a tutte le Chiese ad impegnarsi in un 'processo conciliare di mutua dedizione a giustizia, pace e salvaguardia del creato'. Gli stessi due organismi (KEK e CCEE) nel 2001 a Strasburgo, nel documento che definisce le linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese Cristiane in Europa (Charta Oecumenica) scrivono: ”Raccomandiamo l'istituzione da parte delle chiese europee di una giornata ecumenica di preghiera per la salvaguardia del creato. Vogliamo concludere con una frase di Lord Robert Baden Powell, fondatore dello scoutismo, che soleva dire ai suoi ragazzi: Sul nostro cammino dobbiamo lasciare una sola cosa: niente ! Forse è questo il miglior modo per rispettare il Creato".


 

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