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Velletri Velletri / Piazza Giuseppe Garibaldi

I Castelli e la psicosi stupratore: è ovunque, ma nessuno lo denuncia

Dopo gli stupri di Velletri la psicosi si diffonde in città e sui social network con false notizie di false aggressioni e avvistamenti in ogni angolo dei Castelli Romani e non solo

La psicosi è ormai dilagante e gli avvistamenti del presunto stupratore seriale di Velletri sono sempre più numerosi. In ogni parcheggio, parco, strada e vicolo dei Castelli Romani c'è lui pronto a disseminare violenza e paura fra le donne. Sembra un caso, ma da quando le due violenze sessuali avvenute a Velletri a inizio del mese di febbraio, insieme con un terzo tentativo di rapina, sono state oggetto di una puntata del noto programma televisivo "Chi l'ha visto?", ormai lo stupratore viene avvistato ovunque. Peccato però che, come da noi verificato, a carabinieri e polizia non risultino denunce di nuove violenze o rapine.

Su facebook si sono moltiplicati i gruppi in cui il toto-avvistamento non si ferma: secondo le ultime "geo-rilevazioni" lo stupratore sarebbe stato avvistato a Marino e nella frazione di Santa Maria delle Mole; ad Ardea nel parcheggio di una farmacia; a Frascati a Villa Torlonia, alla rotatoria di Valericcia e a Valmontone in un parcheggio di un noto centro commerciale. Insomma non si farebbe mancare nessun posto.

Nella puntata di "Chi l'ha visto?" una delle donne che ha subito un tentativo di rapina ha descritto il suo aggressore: un uomo alto, pelle olivastra e capelli ossigenati. Una descrizione che ha fatto diffondere a macchia d'olio sui social network un presunto identikit (anzi più di uno). Peccato però che le forze dell'ordine non abbiano, mai diffuso nessuna descrizione sotto forma d'immagine.

A dare il la agli avvistamenti e ai presunti tentativi di aggressione un episodio avvenuto a Pavona e che nulla ha a che fare con i casi veliterni. Come chiaramente spiegato a RomaToday dal Comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo, si è trattato di un alterco piuttosto animato tra due automobilisti: un uomo intorno ai 45 anni su una Subaru nera avrebbe pesantemente ingiuriato una donna minacciandola di ucciderla visto che le donne "sono tutte poco di buono"!  Nessun tentativo di violenza e soprattutto nessun tipo di analogia con i casi di stupro di Velletri. Tra le chiacchiere di piazza reale e virtuale ormai tutto viene ingigantito e ricondotto al famigerato stupratore di Velletri che è oramai dotato del dono dell'ubiquità.

Certo in un Paese come l'Italia dove nel solo 2012 sono state uccise 124 donne per mano di loro conviventi, compagni, mariti innescando una spirale di violenza tanto da parlare di un vero e proprio femminicidio, l'attenzione non va mai tenuta bassa. Tuttavia oltre al controllo capillare del territorio, la battaglia più grande da vincere è quella della diffussione della cultura del rispetto del genere femminile.

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