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Martedì, 16 Aprile 2024
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Smart City e distretto digitale: ne parliamo con l'associazione Velletri2030

L'associazione Velletri2030 è un gruppo di lavoro che lavora per proporre proposte operativi per fare di Velletri una smart city dove le tecnologie sono messe a servizio dei cittadini per migliorare la qualità della vita

E' la nuova frontiera dello sviluppo delle politiche urbane e amministrative: creare città "intelligenti", ovvero città che secondo la definizione  del 2011 dalla Commissione Europea nel rispetto dell’ambiente, deve essere capace di produrre alta tecnologia, riducendo i costi e migliorando la quantità e la qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese. Una visione diversa della gestione delle città dove la parola d'ordine è innovazione sfruttando le potenzialità delle reti informatiche , ma anche  delle reti infrastrutturali, di quelle  culturali, sanitarie, e dei social networks. Il tutto se opportunamente coordinato e guidato fornisce un potente strumento per rendere migliore la vita quotidiana.

Nel maggio scorso è nata l'associazione Velletri2030 per elaborare proposte per il futuro della città che vedano le nuove tecnologie a servizio della comunità. Abbiamo incontrato il presidente dell'associazione Sandro Bologna che ci ha parlato delle attività di questo think tank, del tutto innovativo per il territorio dei Castelli Romani.

La vostra associazione ha un nome futuristico Velletri2030, perché la scelta di questa data?

La motivazione è duplice. Il primo motivo è una specie di deformazione professionale derivante dalla mia attività di ricercatore che mi ha portato sempre a leggere documenti di natura “outlook”, aventi l’obiettivo di scrutare il futuro, in diversi settori, soprattutto energetico e tecnologico. Tipici documenti della Commissione Europea al 2030, alcuni si spingono anche al 2050, per esempio World Energy Technology Outlook 2050.

Il secondo motivo è che l’associazione ha come scopo principale quello di far crescere la consapevolezza del cittadino sul tema dell’innovazione tecnologica, come processo inarrestabile e incontrollabile a livello locale, con profonde ripercussioni sull’architettura sociale. Questo richiede un’attività di divulgazione di lungo respiro, mirata a mettere in evidenza le potenzialità delle nuove tecnologie, mantenendo al centro il benessere sociale. L’obiettivo è guardare allo sviluppo tecnologico come strumento per una crescita intelligente, ovvero basare lo sviluppo economico sulla conoscenza e sull’innovazione, una crescita sostenibile, ovvero promuovere un’economia più efficiente, più competitiva e più verde e rispettosa del territorio,  e una crescita inclusiva, ovvero promuovere un’economia che consenta lo sviluppo di nuove professioni e favorisca la coesione sia tra le persone sia tra i territori. Guardando allo scarso progresso del processo di integrazione europeo dall’introduzione dell’euro ad oggi, il 2030 ci sembra una data ragionevole per pianificare un obiettivo di crescita raggiungibile.

Le smart city sono la nuova frontiera della gestione delle città. Voi guardate alla tecnologia cosa proponete per Velletri?

La velocità di trasformazione della società in cui viviamo è sotto gli occhi di tutti e il processo di avanzamento è inarrestabile. Questo comporta disponibilità di sempre nuove tecnologie, pensate soltanto al fatto che lo smart phone  è stato messo sul mercato circa cinque anni fa, che inducono nuovi stili di vita, per esempio il commercio via internet, il tutto da coniugare con nuovi e più rigidi perimetri di spesa per le Amministrazioni pubbliche. Come far fronte a questi cambiamenti repentini? Non esiste una soluzione unica, ma almeno la scuola e le infrastrutture digitali sono considerate da tutti due fattori fondamentali per mantenere certi standard di vita nell’era della competizione globale.

Il termine smart city è oggi usato in ambienti diversi con finalità diverse. Per noi di Velletri2030, con l’espressione smart city si identifica un territorio urbano che, grazie all’uso diffuso e pervasivo di tecnologie evolute è in grado di affrontare in modo innovativo una serie di problematiche e di bisogni del cittadino. In sintesi, una Smart City è un luogo dove tutti i processi vitali e nevralgici del vivere sociale vengono riletti, alla luce delle tecnologie disponibili, allo scopo di migliorare in modo radicale qualità della vita, opportunità, benessere, sviluppo sociale ed economico.

Inizialmente il termine smart city era usato per i grandi agglomerati urbani. Poco si adatta alla realtà italiana, e in particolare all’area dei Castelli Romani, la quale, soprattutto a causa di un divide territoriale, dimensionale e infrastrutturale, appare ancora in ritardo rispetto all’adozione di modelli di pianificazione e interventi basati sull’integrazione delle reti, dei servizi e degli attori territoriali. In questi casi, per le aree a forte dispersione geografica, meglio che usare il termine smart city è il concetto di smart community inteso a definire un sistema di relazioni tra persona, comunità ed ambiente, spostando l’attenzione dal componente alle relazioni.

La tecnologia può dare un grande contributo, per esempio in termini di efficienza energetica nel campo dell’illuminazione pubblica e mobilità, ma soprattutto a supporto di un sistema di relazioni mirato a rendere più agevole la vita dei cittadini, anche con applicazioni di sostegno e monitoraggio a distanza della vita degli anziani.  Allo scopo, come associazione Velletri2030 ci proponiamo di promuovere iniziative in grado di imprimere energie e dare vigore ad attività che possano favorire la formazione, ridurre il divario digitale tra generazioni, valorizzare tutte le risorse locali, soprattutto la creatività dei giovani mettendo loro a disposizione spazi attrezzati per la nascita di nuove imprese e lo sviluppo occupazionale, in altre parole il concetto di Distretto Digitale.

Per non aspettare il 2030 quali suggerimenti immediati dareste all'amministrazione locale per migliorare nell'immediato i servizi ai cittadini grazie ai supporti tecnologici?

Difficile elencare in poco spazio tutti i suggerimenti già espressi in forma scritta. L’associazione ha elaborato una serie di Documenti, scaricabili dal sito dell’associazione. In particolare, nel Documento preparato per un confronto con i candidati a Sindaco della città di Velletri nel maggio 2013, denominato “Velletri Smart City & Smart Community” abbiamo proposto in dieci punti cosa si potrebbe fare e abbiamo chiesto agli allora candidati a Sindaco  un impegno concreto per esempio per l'alfabetizzazione informatica, l'utilizzo delle tecnologie per la trasparenza amministrativa e ancora la gestione della mobilità e del risparmio energetico.

Ci sembrano obiettivi ragionevoli e in linea con gli indirizzi governativi, sia dell’Agenzia per l’Agenda Digitale che con il Documento “Destinazione Italia” redatto dal Governo in carica per attrarre in Italia investimenti e giovani talenti. L’impegno principale dell’associazione Velletri2030 rimane quello di contribuire alla crescita di consapevolezza della cittadinanza e contemporaneamente offrire un sostegno a tutte le amministrazioni che si succederanno per lo sviluppo di un “Progetto Città” convinti che le amministrazioni dovranno passare da una visione di “buoni amministratori attenti alla ridistribuzione delle risorse” a quella di “buoni amministratori capaci di attrarre risorse per raggiungere l’obiettivo di un Progetto Città”.

                                                                                                                                                           

                                                                                                                          

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