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Roma-Velletri: "Treni freddi e ritardi", la denuncia dei pendolari

Un inizio di settimana da incubo per i pendolari della Roma-Velletri: convogli senza riscaldamenti e ritardi perenni e poche carrozze che non supportano la mole di quantità dei passeggeri. La denuncia del comitato dei pendolari

 

Ieri si è innaugurata con una bella cerimonia la nuova stazione Tiburtina per l'alta velocità, peccato però che in tutta la provincia di Roma i treni per i pendolari sono tutt'altro che veloci e tutt'altro pieni di comfort come gli Eurostar.
 
Questa mattina i pendolari della Roma-Velletri hanno vissuto una nuova mattinata da incubo per riuscire ad arrivare nella Capitale: il treno delle 7.27 da Velletri è partito con alcuni vagoni gelati e già da alcune settimane i passeggeri già dalle prime stazioni di sosta viaggiano in piedi visto l'afflusso numeroso di pendolari che lo utilizzano.
 
Per non parlare della giornata di ieri quando lo stesso treno ha accumulato 18 minuti di ritardo su un tratta dove il percorso di 40 chilometri viene percorso in 60 minuti.
 
"E' un vero insulto - ha dichiarato un pendolare di Velletri - viaggiare tutti i giorni in ritardo, in piedi e ora anche con le carrozze fredde, il tutto mentre vengono inaugurate stazioni di lusso. Noi oggi viaggiamo in condizioni peggiori di alcuni anni fa, a fronte di un abbonamento che mensilmente paghiamo in anticipo alle ferrovie dello Stato".
 
"A tutto cio' - ha tuonato  un altro viaggiatore - aggiungiamo la rottura dei passaggi a livello, che capita almeno un giorno sì e uno no, nelle fasce orarie piu' frequentate".

Il comitato dei pendolari della Roma-Velletri non usa mezze parole per definire la situazione su cui viaggiano ogni giorno: "Una situazione insostenibile che da settembre ha raggiunto livelli spaventosi e non degni di un servizio pubblico in un paese civile".

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