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Li condannano per stupro: i parenti si infuriano e devastano il tribunale. Venti arresti

Sono stati arrestati i parenti dei tre condannati per stupro che hanno messo a soqquadro il Tribunale di Velletri. Venti persone in tutto: dodici uomini e otto donne

È finita con l'arresto di dodici uomini e otto donne la rissa di ieri al Tribunale di Velletri. I parenti dei tre ragazzi condannati per lo stupro di una sedicenne, avvenuto a Torvajanica nell'aprile 2010, appena emesso il verdetto, non solo hanno distrutto l'aula in cui si era tenuto il processo e aggredito le forze dell'ordine, ma hanno anche tentato di picchiare i giudici.

L'intervento tempestivo di un maresciallo e di due Carabinieri della Stazione di Velletri ha permesso ai giudici di mettersi in salvo dalla furia dei parenti dei condannati, che si sono sfogati sugli arredi dell'aula. Sul posto sono dovuti intervenire i rinforzi dei Carabinieri da Castel Gandolfo, Palestrina, Anzio, Colleferro e della Polizia da Albano e Colleferro. Sei dei militari sono stati feriti e una loro pattuglia, all'esterno del Tribunale, è stata danneggiata.

I venti aggressori sono stati arrestati per minaccia a corpo giudiziario, reistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, e condotti alla Stazione di Velletri.

LO STUPRO - Lo stupro per il quale sono stati condannati ieri sera tre ragazzi dal Tribunale di Velletri avvenne nell'aprile del 2010 a Torvajanica, nel giorno di Pasquetta. A finire condannati due gemelli ventenni con origine argentine e rom e appartenenti ad una famiglia nomade, e un 21enne di Torre Annunziata. Per loro la condanna è stata di otto anni e sei mesi per avere violentato una ragazza che all'epoca aveva 16 anni.

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