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Il raddoppio della linea Ciampino-Velletri: un'opportunità per i trasporti nei Castelli Romani

Torna a farsi forte la proposta di raddoppio della linea ferroviaria Ciampino-Velletri dopo la raccolta firme da parte del Comitato Promotore che ha raccolto nei mesi scorsi oltre 1000 adesioni

Nell'area metropolitana i Castelli Romani rischiano di essere schiacciati da Roma e di vedersi messi in secondo piano per quanto riguarda il trasferimento dei finanziamenti e il doversi sobbarcare i problemi della Capitale come per esempio lo smaltimento dei rifiuti .

I Castelli Romani devono così imparare a fare sistema e proprio a tal fine sedici associazioni, quattro sindacati e più di mille cittadini hanno già aderito alla proposta del raddoppio della linea ferroviaria Ciampino-Velletri. Il comitato promotore è chiaro nei suoi intenti: "Si tratta di fare un binario di 28 km, permettendo così di risolvere il 90% dei disservizi e migliorare la qualità della vita di oltre 220.000 persone".

Il raddoppio dei binari permetterebbe di poter avere un treno ogni 10-15 minuti nelle ore di punta, eliminare il sovraffollamento, ridurre i tempi di percorrenza, assicurare maggiore puntualità e convincere sempre più pendolari a lasciare la macchina a casa.

La linea ferroviaria diventerebbe una vera e propria metropolitana leggera: un importante progetto che vede coinvolte attraverso una campagna di comunicazione anche le istituzioni locali e comprende progetti ampi di riqualificazione urbanistica e di viabilità di alcune stazione come Tor Vergata e Santa Maria delle Mole.

Per il comitato promotore del raddoppio della Ciampino-Velletri "la proposta di raddoppio assume ancora maggior importanza nella prospettiva dei drastici tagli al trasporto pubblico su gomma. Diventa una necessità la nostra proposta di razionalizzazione a vantaggio del trasporto su ferro, eliminando i doppioni per tragitti analoghi su gomma. Questi andrebbero sostituiti con navette verso le stazioni. A esempio gli autobus che fanno l'appia dovrebbero avere il capolinea nella nuova fermata di Santa Maria delle Mole, in questo modo si raggiungerebbe lo stesso risultato con meno chilometraggio”.

 

 

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