rotate-mobile
Velletri Velletri

Picchiato al carcere di Velletri: sfiorato un nuovo caso Cucchi

Aveva denunciato degli agenti che rubavano in mensa cibo ai detenuti e loro avevano tentato di farlo ritrattare con delle promesse, poi lo hanno pestato

Ismail Ltaief è un tunisino 45 anni che ha scontato quattro anni al carcere di Velletri. Lavorava nelle cucine del carcere quando si è accorto di un sistema che andava avanti da tempo: alcuni agenti della penitenziaria sottraevano regolarmente cibo destinato ai detenuti.

Ieri alla vigilia del processo ha rivelato "le brutali violenze fisiche" che ha ricevuto dopo averli denunciati. Poteva essere un nuovo caso Cucchi, ma per fortuna Ltaief è vivo e la sua storia l'ha raccontata ieri in una conferenza stampa. Conferenza organizzata dai Radicali presso la Camera dei Deputati, presenti il suo legale, Alessandro Ghirardi, Marco Pannella, la deputata Rita Bernardini, e la segretaria di Detenuto Ignoto Irene Testa.

Quando ha scoperto la cosa, Ismail si è ribellato - anche altri sapevano ma lui è stato l'unico - ma hanno cercato di blandirlo con la promessa "di una cella singola, un computer, 15mila euro". Lui racconta: "Non ho accettato e un giorno mi hanno portato nell'ufficio dell'ispettore e mi hanno picchiato con calci e pugni. Io ero attorcigliato a terra come un verme e loro continuavano, poi sono svenuto".

Secondo il suo legale "la fortuna di Ismail è stata aver incontrato un magistrato di sorveglianza che ha preso subito provvedimenti per tutelarlo e farlo trasferire". Trasferito a Viterbo, e poi a Regina Coeli. La Procura di Velletri ha iniziato subito le indagini e ha chiesto provvedimenti cautelari per i cinque agenti coinvolti: tre ai domiciliari e due con l'obbligo di dimora. Domani il processo al Tribunale di Velletri . (Fonte Ansa)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Picchiato al carcere di Velletri: sfiorato un nuovo caso Cucchi

RomaToday è in caricamento