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Velletri Velletri / Via Colle Ottone Basso

Gianmarco Tognazzi: "A Velletri sulle orme culinarie di mio padre Ugo"

Gianmarco Tognazi, figlio del grande Ugo, ha ricreato nella tenuta che fu del padre a Velletri l'ambiente di famiglia e di sperimentazione enogastronomica dell'attore. Anche lui seppur spesso in viaggio per lavoro ritrova nei Castelli Romani l'aria di casa

Arte, buona cucina e amore per l'agricoltura: così potremmo riassumere le peculiarità della tenuta veliterna de La Tognazza che fu del grande e compianto Ugo Tognazzi che per volontà del figlio Gianmarco da un anno è stata aperta al pubblico e ripropone al pubblico le sperimentazioni enogastronomiche del padre. In un ambiente famigliare dove tradizione e prodotti di eccellenza trovano il giusto connubio. Gianmarco Tognazzi ha raccontato a Castellitoday il suo rapporto con i Castelli Romani, con la cucina e con la città di Velletri dove ha trascorso gran parte della sua infanzia.

Un legame che ora si rinsalda con le attività de La Tognazza, dove insieme agli eventi gastronomici, vengono proposti sempre appuntamenti anche culturali, musicali e teatrali come la simpatica rivisitazione della "supercazzola" di monicelliana memoria e diventata nota per il film Amici Miei con musicisti e musiche poliedriche nell'ultimo evento dello scorso sabato.

Gianmarco, la sua famiglia e soprattutto suo padre ha da sempre avuto un forte legame con Velletri. L'iniziativa della Tognazza vuole rinforzare questa unione?

La Tognazza è sempre stata qui a Velletri, voluta da mio padre che cercava un posto in campagna non solo dove vivere con la famiglia, ma dove coltivare, produrre e dedicarsi alla cucina. E’ difficile pensarla in un altro posto. Ristrutturare la sede e farla rivivere nelle sue attività è sicuramente un segno di affetto e appartenenza al territorio. Inoltre La Tognazza da quando è nata incarna non solo un brand che vuole rappresentare il meglio del made in Italy con i suoi prodotti di eccellenza (vino, olio, confetture, creme, ecc..), ma uno stile di vita e una vera e propria filosofia che noi vogliamo portare sulla tavola della gente.

A Velletri c'è anche una sala teatrale che porta il nome di suo padre, inaugurata giusto dieci anni fa. Pensate di promuovere anche delle iniziative artistiche e teatrali a Velletri?

Noi ci stiamo muovendo nel nostro “piccolo” con l’Associazione La Tognazza, nata appositamente per fare cultura e “Agri-cultura”, come ci piace definirla. La sede dell’Associazione è proprio dov’era la casa di Ugo, in via Colle Ottone Basso. Un luogo magico in cui si respira l’atmosfera delle sue performance gastronomiche e dove noi, oltre a creare il primo piccolo punto vendita, promuoviamo mostre, serate teatrali, letture, vernissage, showcooking e poi degustazioni di prodotti tipici e locali, oltre che dei prodotti Tognazza

Suo padre amava la cucina e il vino, in fondo l'enogastronomia ha dei connotati artistici. Lei da artista come sperimenta e come vive questo binomio?

Sono cresciuto guardando mio padre cucinare e in mezzo alla campagna, ho sempre respirato l’aria “buona” della Tognazza. Il cinema mi ha allontanato per mille motivi, ma nel tempo ho riscoperto la passione per la terra, il desiderio di ritrovare una qualità vera, di mangiare e far mangiare cose genuine. Ecco perché ci dedichiamo con passione a cercare prodotti eccellenti e sani sia sul nostro territorio sia in tutta Italia. Alla terra si affianca poi la cucina. Mi piace sperimentare, provare a realizzare le ricette di mio padre, anche se io non ho il suo metodo e quella sana ossessione per i fornelli, per cui è diventato celebre.

La Tognazza vuole ricreare quasi un ambiente familiare, quali sono gli ingredienti che rendono questa atmosfera?

La Tognazza oggi è il naturale sviluppo di quella meravigliosa intuizione di Ugo, della sua passione per il buon cibo, prodotto secondo natura e tradizione, dall’amore per la terra e della voglia di stare a tavola in compagnia. Quando mio padre ha messo su la Tognazza aveva in mente una vera e propria azienda agricola per la sua famiglia e per i suoi amici. Oggi gli ingredienti per non mutare l’atmosfera di un tempo sono la passione per il gusto e la cucina, la genuinità, la tradizione e la qualità dei prodotti che La Tognazza cerca, seleziona e offre nei suoi vini (che sono quelli che produceva Ugo), nelle salse profumate, le creme e le confetture senza conservanti, gli oli biologici..

Lei è spesso impegnato con il suo lavoro di attore. Magari dopo una tournée teatrale torna volentieri alla Tognazza? Ha anche lei un legame forte con i Castelli Romani?

Anche io come mio padre ho scelto di tornare a vivere a Velletri. Quando siamo arrivati a Roma, mio padre amava la terra e scelse Velletri come location per quella che sarebbe poi diventata la sua azienda agricola. Praticamente ci ha obbligato a vivere fuori dal mondo in un  periodo in cui i Castelli erano campagna incontaminata e da bambino forse ne ho un po’ sofferto, ma quando sono cresciuto ho subito apprezzato e riscoperto la bellezza di questi posti, e il valore che portano con sé, tanto da ritornarci e far rivivere il sogno meraviglioso della Tognazza.

Gianmarco Tognazzi e la tenuta La Tognazza a Velletri

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