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Odissea per i pendolari dei Castelli Romani bloccati a Termini

Come sappiamo ieri sui Castelli Romani non c'era neve ma i treni dalla stazione Termini non sono partiti e così i pendolari sono rimasti bloccati senza informazioni sulla possibilità di tornare a casa

Ieri è stata una giornata infernale per i pendolari dei Castelli Romani che dovevano rientrare verso casa, infatti nonostante il fatto che su tutte le tratte non era caduto neanche un fiocco di neve è stato attuato il piano anti-neve e quindi niente treni.

I disagi quindi sono stati innumerevoli soprattutto per l'assenza di comunicazioni a raccontare le disavventure vissute ieri sono stati i pendolari della Roma-Velletri e della Roma-Albano tramite i social network e i blog.

I pendolari del Freccia Marrone, ovvero il treno per Albano, per tutta la giornata di ieri non riuscivano a capire le motivazioni per cui senza un cristallo di neve fosse stato sospeso tutto il traffico ferroviario da e verso i Castelli Romani già dalla mattina presto con il treno delle 7.02 da Albano per poi il blocco totale dopo pranzo. Anche oggi la situazione non migliora treni fermi e autobus della Cotral anche.

I pendolari di Velletri hanno raccontato i loro disagi sul loro blog: " Quello che che i pendolari di Velletri hanno subito è stato umiliante, costretti a restare al freddo e senza nessuna comunicazione per più di due ore. Trenitalia aveva già annunciato nei giorni precedenti che a causa del maltempo si sarebbero presentate difficoltà, ma tra difficoltà e inefficenza c'è una differenza".

"Alle 14:30 doveva partire un treno per Velletri, ma visto il maltempo il treno veniva ritardato di 20 minuti. Nel frattempo facciamo presente al capotreno, una ragazza molto giovane, che alcune carrozze sono fredde e che forse è il caso di spegnere completamente l'aria visto che non è possibile averla calda", raccontano i viaggiatori.

Dopo le carrozze congelate arrivano le cancellazioni dei treni e la protesta dei pendolari: "Il treno dalle 14:50 viene posticipato senza nessun annuncio, prima alle 15:20 e poi alle 15:46, ma quando alle 15:50 il treno ancora non si muove e si vocifera che il treno è stato soppresso, scoppia il caos. Un gruppo di pendolari esasperati scendono e si diriggono verso la cabina del treno dove in tanto si è rinchiuso impaurito tutto il personale del treno".

Le proteste dei pendolari fanno intervenire la polizia ferroviaria: "Due ore di attesa al freddo e senza una sola informazione hanno esasperato persone già esauste da una giornata difficile. Intervengono anche due agenti della polfer che prima si tengono a distanza e poi si avvicinano quando arrivano rinforzi. Il capotreno in lacrime cerca a questo punto di dare informazioni con voce tremante".

I pendolari puntano il dito sulla comunicazione perché non comunicare i ritardi?: "Bastava un semplice avviso per non far scaturire il finimondo, una semplice informazione avrebbe placato gli animi di gente ormai esausta dell'arroganza di trenitalia. Alla fine il treno, prima cancellato e poi miracolosamente ricomparso sui cartelloni, parte alle 16:40 e arriverà a Velletri alle 18:20"

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