rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Velletri Velletri / Via di cisterna

Velletri: una critical mass contro la bretella Cisterna-Valmontone

Novembre è un mese di mobilitazione per i comitati che lottano contro la costruzione della bretella Cisterna-Valmontone, domenica prossima è in programma una bicicletta

Novembre è un mese di mobilitazione per i comitati No bretella che si oppongono alla costruzione del tratto autostradale tra Cisterna e Valmontone che andrebbe a tranciare di netto una zona prevalentemente agricola con campagne e distese di verde.

Lungo il potenziale tracciato della bretella Cisterna-Valmontone i comitati hanno organizzato una serie di iniziative che tendono ad informare i cittadini, incontrare le istituzioni e raccogliere fondi per l'autofinanziamento per un ormai inevitabile ricorso al TAR. Gli eventi organizzati dai quattro nodi si sviluppano secondo tematiche diverse e conterranno al loro interno conferenze, mostre, critical mass, musica e gastronomia.

Il prossimo appuntamento in calendario è fissato per domenica 17 Novembre alle ore 10.30 per una biciclettata collettiva che attraverserà il comune di Cori e arriverà fino al lago di Giulianello in bicicletta.

"Dal lago andremo in piazza a Giulianello dove, al termine della biciclettata, faremo un rinfresco chiedendo ai partecipanti un piccolo contributo di pochi euro per finanziare il ricorso al Tar che faremo per tentare di sventare l'opera", scrivono gli organizzatori sui social network. Nelle settimane successive sono previsti eventi e dibattiti anche ad Aprilia e ad Artena.

Intanto sul progetto della Cisterna-Valmontone si è espresso con parere negativo anche l'Istituto nazionale di urbanistica: gli interventi approvati dal CIPE non hanno progettualità e soprattutto non prevedono alcun prolungamento né potenziamento delle linee del ferro, provocando così solamente un aumento del traffico veicolare verso Roma e non migliorando i noti problemi di mobilità della zona della Pontina e verso Fiumicino e Civitavecchia, aprendo la strada per la costruzione del raccordo anulare bis.

"Ancora una volta quindi, in nome delle messa in sicurezza - scrivono dall'istituto nazionale di urbanistica - si apre uno scenario tutto orientato a privilegiare il trasporto su gomma. Se l’obiettivo fosse stato quello di non aumentare il traffico degli autoveicoli, dirottando il previsto incremento di spostamenti sul ferro, l’obiettivo della messa in sicurezza si sarebbe potuto risolvere anche mantenendo l’attuale configurazione a due corsie per senso di marcia della via Pontina, aggiungendo la corsia di emergenza e riducendo la velocità massima consentita con controlli sistematici. Con costi quindi enormemente inferiori, spostando le risorse sul potenziamento appunto del ferro".

Insomma o la mobilità diventa pianificata e intermodale o il problema del traffico da e verso Roma sarà difficile da risolvere.
 
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Velletri: una critical mass contro la bretella Cisterna-Valmontone

RomaToday è in caricamento