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Marino: su via del Divino Amore arriva il senso unico per il traffico pesante

A partire da lunedì 26 giugno sarà in vigore su Via del Divino amore dalla Nettunense verso l'Ardeatina il senso unico per il traffico pesante

La battaglia dei residenti di Via del Divino Amore e del comitato No Tir inizia a dare i primi frutti: dal prossimo lunedì 26 giugno su via del Divino Amore dalla Nettunense verso l’Ardeatina sarà operativo il senso unico di marcia per il traffico pesante.

A garanzia dell’effettività del provvedimento la Città Metropolitana competente del tratto stradale ha preso l’impegno di installare Telecamere sul tratto interessato (via del Divino Amore, Rotatoria Ardeatina, Porta Medaglia, intersezione Via Ardeatina-Via Castel di Leva) e di apporre la relativa segnaletica stradale.

Come spiega il sindaco di Marino Carlo Colizza verranno installati anche degli autovelox: "Questa amministrazione provvederà entro la fine della prossima settimana all’installazione di due Autovelox affinché il limite di velocità venga rispettato".

"Tale soluzione rimane temporanea, in attesa di lavori strutturali che RFI effettuerà sul ponte sito in località Falcognana nel primo semestre del 2018 - continua il sindaco -  L’obbiettivo rimane quello di aumentare la sicurezza per i cittadini e razionalizzare il traffico pesante, evitando il passaggio di Tir su strade che, oggettivamente, non possono sopportarlo e Via del Divino Amore è una di queste".

Soddisfatto di questi primi provvedimenti per risolvere la questione dei tir sul Via del Divino Amore, anche il consigliere metropolitano del Partito Democratico Massimiliano Borelli che però lamenta la mancanza di dialogo tra istituzioni:" Sono soddisfatto. Da Consigliere delegato prima, da Presidente della Commissione viabilità in Città Metropolitana poi ho ascoltato le ragioni dei cittadini, convocato riunioni ad hoc, presentato mozioni in Consiglio Metropolitano per trovare soluzioni a questo disagio - commenta Borelli sui social network - Però rimane assente il dialogo tra le varie istituzioni, un tavolo di confronto più ampio ed a più voci. Il rischio vero è che il traffico veicolare si sposti di qualche chilometro, su altre arterie, creando disagi ad altri cittadini, aprendo altre ferite su un quadrante già fortemente pressato dal traffico veicolare e con un equilibrio fragile. Manca un disegno progettuale, e vi è l'ostinazione di non voler dialogare, convinti di essere gli unici portatori sani della verità".

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