Palozzi: "Il PDL prenda ad esempio il modello di governo di Marino"

Il sindaco di Marino Adriano Palozzi, in un'intervista rilasciata al settimanale free press "Le città", vicino a Renata Polverini, lancia un modello di coalizione dei moderati che potrebbe segnare il rilancio del centro-destra ormai allo sbando.

Il modello è offerto proprio dalla città che Palozzi amministra da 7 anni: "A Marino, la mia città, questo cartello governa dall’anno scorso, a fronte delle modificazioni avvenute a livello nazionale e continua ad amministrare con entusiasmo e idee comuni che sono maturate, cresciute, ma non mutate. Il discrimine è la serietà. Le persone serie tengono fede agli accordi e alle idee, a prescindere dalle sigle dei partiti”.

Il cartello a cui fa riferimento il primo cittadino di Marino è formato dal PDL e dal Terzo Polo con la possibilità di includere altre eccellenze italiane in corso di formazione. Per Palozzi il centro-destra non deve essere resettato, ma deve salvare i migliori e fare largo ai giovani: "Non c’è da rottamare un sistema in toto, ma da correggere ciò che non va bene, pensionare qualcuno, incoraggiando altri, che siano persone giovani oppure conosciute, purché trasparenti, lontane dai metodi della malapolitica che oggi stanno finendo. Il cambiamento deve partire proprio da questo".

Il collante di questa nuova fase del centro-destra italiano potrebbe essere costituito proprio da Renata Polverini: "Non credo in tal senso di essere retorico nel dire  che siamo al centro di una regione che è il centro dell’Italia e ora più che mai ha bisogno di riaffermare questa centralità con nettezza e coraggio anche nella buona politica. Renata Polverini con il suo modo di amministrare, di fare e di intendere la politica, a mio parere, incarna questi ideali e credo possa rappresentare, nel parterre degli esponenti nazionali, l’anello di congiunzione tra il Pdl e i moderati, quell’elemento di sintesi in grado di colmare i vuoti ideali di un progetto che ritengo assolutamente realizzabile e vincente per evitare di consegnare il Paese nelle mani sinistre”.