Marino piange la scomparsa del musicista Hans Werner Henze

Si è spento all'età di 86 anni a Dresda il compositore tedesco Hans Wener Henze, uno dei più discussi musicisti contemporanei. Pianista e direttore d'orchestra partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e nel 1953 decise di lasciare la sua Germania per trasferirsi in Italia, dove scelse di soggiornare e vivere per oltre cinquant'anni a Marino, nella storica tenuta della Leprara.  Con la sua morte la città del vino e dell'uva perde il suo cittadino più illustre.

Il sindaco di Marino Adriano Palozzi era particolarmente legato al musicista tedesco: "La città è in lutto e io sono personalmente colpito e addolorato dalla scomparsa di questo grande artista che sin dai miei primi giorni da sindaco, nel 2006, mi ha voluto manifestare piena simpatia umana oltre a una grande collaborazione con la nostra Amministrazione comunale, particolare che in più occasioni me lo ha fatto sentire come un vero amico".

"Non posso non ricordare con particolare commozione - ha aggiunto Palozzi - i momenti trascorsi assieme: dal giorno del suo 80esimo compleanno, il 1 luglio del 2006 quando ci aprì le porte di casa sua, al grande dono che quello stesso anno volle fare a tutta Marino disegnando la locandina dell'82esima Sagra dell'Uva, fino ai momenti gioiosi e anche molto tristi che lo hanno visto vivere appieno la nostra città".

Il compositore Werner Henze aveva fatto di Marino la sua dimora di vita artistica e privata, a Marino sono accolte le spoglie del suo compagno di vita Fausto Moroni, prematuramente scomparso. Henze aveva lasciato la Germania proprio per una contestazione politica legata alla dilagante omofobia e al clima di intolleranza.

Anche l'assessore alla cultura Otello Bocci ha voluto ricordare il musicista che lustro e orgoglio ha dato alla città di Marino: "L'ironia, l'intelligenza, la complessa e mai banale opera da compositore del maestro Henze mancheranno tanto a Marino, all'Italia, a tutto il mondo della musica che fortunatamente continuerà a ricordarlo e celebrarlo ogni giorno, come succede solo ai più grandi artisti. Marino non sarà da meno nel conservarne costantemente la memoria tanto dell'opera, quanto del lascito di amore che il maestro ha voluto fare a Marino sentendosi figlio adottivo della nostra terra per oltre mezzo secolo. Anche per questo non  lo dimenticheremo mai".