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Marino Marino / Via del Divino Amore

Marino: appello al Presidente Zingaretti per salvare il Divino Amore

Una lettera aperta di Italia Nostra Castelli Romani al Presidente Nicola Zingaretti e all’Assessore Fabio Refrigeri affinché venga scongiurata la cementificazione dell’area del Divino Amore nel territorio del comune di Marino

Salvare l'agro romano dalla cementificazione e dalla speculazione edilizia: questo l'obiettivo dell'appello che la sezione di Italia Nostra dei Castelli Romani ha rivolto con una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Per salvare l'area agricola oggetto di un grande progetto di centinaia di cubature di cemento la proposta è quella di riunire in un unico parco quello dei Castelli Romani e quello dell'Appia Antica: "Italia Nostra ritiene inoltre importantissimo che, essendo trascorsi ormai già svariati anni,  si riprenda il cammino in modo serio e deciso per l’ampliamento del parco dell’Appia Antica nella prospettiva di realizzare una armonica saldatura tra il Parco suddetto ed il Parco regionale dei Castelli Romani. L’obiettivo deve essere quello di un grande polmone verde, ricco di reperti archeologici, con molti riferimenti storici e culturali, una sorta di area cuscinetto tra l’espansione urbanistica di Roma e la parte ovest dei Castelli Romani".

Italia Nostra fa notare come il comune di Marino insieme ad Albano siano i centri abitati più densamente popolati dei Castelli Romani e proprio nella città del vino e in particolar modo nelle frazioni di Santa Maria delle Mole e Boville, si assiste ad un fenomeno di congestione preoccupante, dove, nel corso del tempo si sono accumulate palazzine su palazzine, spesso senza soluzione di continuità, e senza il rispetto degli standard prescritti dalla normativa vigente.

Tra le numerose delibere "cementizie" della giunta guidata dall'ex sindaco Adriano Palozzi a minare la campagna romana del Divino amore è quella del 3 agosto 2011, a cui si sono opposte con diversi ricorsi al Tar comitati e associazioni locali e su cui il Consiglio comunale ha deciso di non prendere posizione sulla questione.

"Contro la delibera ricordata desideriamo, con il presente appello - scrive Enrico del Vescovo presidente di Italia Nostra Castelli Romani - ribadire ancora una volta con forza, la necessità e l’urgenza di ampliare il parco dell’Appia Antica fino a mettere al sicuro aree di pregio come quelle di Mugilla e Divino Amore, aree di valore non solo paesaggistico ma anche di interesse storico ed archeologico, come testimoniato dai resti degli archi delle Carceres attigue al circo dell’antica Boville, antichissima città della lega Latina e dalle cisterne di Mugilla".

"Da non trascurare anche la presenza nelle vicinanze del celebre convento dei frati Trappisti, nonché dei resti ritrovati pochi anni fa dell’antica villa del console Messalla presso Ciampino con la recente scoperta del corredo di statue riguardanti il mito di Niobe decantato dal poeta latino Ovidio", conclude la missiva a Zingaretti.

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