Santa Maria delle Mole: commemorato il vice-brigadiere Sandro Sciotti, ucciso dieci anni fa
Dieci anni fa veniva ucciso in una rapina a Santa Maria delle Mole il vice-brigadiere dei Carabinieri Sandro Sciotti. La città di Marino e l'Arma dei Carabinieri hanno ricordato in una celebrazione pubblica il militare ucciso
Dieci anni fa in una rapina alla banca Popolare del Lazio di Santa Maria delle Mole, moriva in uno scontro al fuoco il vice-brigadiere dei carabinieri Sandro Sciotti. La città di Marino e l'arma dei Carabinieri con i rappresentanti locali hanno voluti rendere omaggio alla memoria del collega ucciso alla presenza dei figli e della vedova di Sciotti. Presenti anche alla cerimonia i rappresentati di Guardia di Finanza, polizia locale e di stato.
Il vice-brigadiere Sciotti è stato ucciso in un conflitto a fuoco a seguito della rapina messa a segno da tre delinquenti nel pomeriggio del 3 giugno del 2002 e per il suo valoroso atto è stato insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria. Uno dei suoi assassini è stato arrestato due anni fa a Guidonia.
"Con questa cerimonia semplice ma dal contenuto intenso e sentito che ogni anno si rinnova – ha detto il colonnello Castello – vogliamo testimoniare la nostra vicinanza e l’affetto alla famiglia Sciotti. In memoria di un appartenente all’Arma che ha voluto donare se stesso a questa comunità. Rappresenta per noi tutti Carabinieri un esempio da seguire, una testimonianza di una presenza attiva nei confronti della popolazione".
Anche il sindaco di Marino Adriano Palozzi ha ricordato il carabiniere ucciso in uno dei pochi eventi criminosi che hanno coinvolto la comunità marinese: "Un grazie a tutti per essere qui con noi a celebrare il 10° anniversario della morte di Sandro Sciotti. Il ricordo di quel giorno, che sconvolse la nostra comunità, è ancora vivo. Così come la consapevolezza del gesto che Sandro ha voluto compiere in nome del dovere e dell’attenzione verso il territorio. La manifestazione di oggi non è l’unica che, ogni anno, organizziamo in suo onore e ricordo. Per tenere viva la sua immagine, per essere vicini alla famiglia di un uomo che prima di essere un servitore dell’Arma era un nostro concittadino".
