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Marino Marino / Largo Colonna

Beppe Grillo non "autorizza" la lista 5 stelle di Marino

Lo staff di Beppe Grillo non ha concesso l'autorizzazione ai grillini di Marino per presentarsi alle prossime elezioni con il simbolo del Movimento 5 stelle. I motivi? Tempi troppo stretti e la coalizione con Tammaro sindaco

Lo staff di Beppe Grillo non ha concesso l'autorizzazione ai grillini di Marino di presentarsi alle prossime elezioni amministrative con il simbolo della lista Movimento a 5 stelle. Il sistema di accreditamento delle liste nello staff centrale di Beppe Grillo presenta tutto un iter per certificare l'autenticità del movimento grillino secondo dei criteri che vanno dalla fedina penale pulita, al non aver militato in nessun movimento o partito politico, l'adesione al programma nazionale.

Un punto controverso nell'iter di certificazione è la possibilità di coalizzarsi con altre liste civiche, che abbiamo però anch'esse la certificazione del blog del comico. Il problema per la lista marinese è stato proprio quello di voler coalizzarsi con il movimento di Tammaro Sindaco a pochi mesi dalle elezioni, senza esprimere un candidato a 5 stelle.

Cristiano Paris, è un grillino di Marino e ha illustrato le dinamiche e le situazioni che hanno comportato l'impossibilità di presentare anche nella cittadina marinese la lista del Movimento 5 stelle. "Da tempo a Marino è nato un movimento spontaneo della Società Civile che ha operato democraticamente per il cambiamento nella nostra città. Poiché le linee ispiratrici delle iniziative di tale movimento sono de facto molto vicine agli ideali fondanti il movimento creato da Beppe Grillo  al gruppo si sono inevitabilmente avvicinate persone simpatizzanti con le liste a 5 stelle".

Il movimento a cui fa riferimento Cristiano Paris è il gruppo della società civile che ha portato alla candidatura di Adolfo Tammaro: " Si sono costituite delle liste
civiche come Marino Futuro, Donne e Giovani per Tammaro, Lista Tammaro ù, Marino Pulita, Il Centro Storico per Tammaro che riuniscono persone afferenti al mondo del volontariato, dei giovani e delle donne ed in genere della società civile. Tra i candidati in queste liste vi sono peraltro alcuni grillini" spiega Paris.

"Due settimane fa, all'interno del gruppo, si è generato un 'momentum' attorno all'idea di creare una lista a cinque stelle che appoggiasse Adolfo Tammaro partendo dalla considerazione che i contenuti del programma e lo stile di trasparenza e di impegno al rispetto del Codice Etico sottoscritto da tutti i candidati era molto vicino alla linea di tale movimento - illustra chiaramente Cristiano Paris - Le persone del Gruppo più vicine ai  Movimenti 5 stelle hanno preso l'iniziativa in tal senso. Sono
stati presi contatti con lo Staff ma il poco tempo a disposizione ha reso impossibile concretizzare tale percorso".

"La risposta ricevuta ha evidenziato la necessità di rimandare tale progetto a dopo le elezioni. Pur presentando alcune valide argomentazioni di supporto alla nostra domanda la risposta è rimasta quella di riprendere il discorso dopo le elezioni".

Le idee e progetti a cui i grillini di Marino volevano dare rilevanza con il simbolo della lista Movimento 5 stelle confluiranno nella lista Marino Pulita: " La lista Marino Pulita si
presenterà  alle elezioni con i medesimi ideali ed intenti che avrebbero contraddistinto la lista del Movimento 5 stelle".

Sui social network, come è d'uso per i movimenti grillini, si è generato un acceso dibattio sull'eslusione della lista con posizioni contrastanti che fanno emergere dei dubbi sui metodi di certificazione delle liste grilline che escludono spesso i territori, escludono la base, tagliano la testa al toro e non valutano possibili alleanze del Movimento 5 stelle con altre realtà civiche. Le giustificazione del tipo "il candidato sindaco non è grillino", "troppo personale la sua lista", "no alle coalizioni pre-confenzionate", "no a chi non comprende l'anima del Movimento" sono tante negazioni che però non entrano nelle realtà dei territori, dal web si può fare tutto, commentare e restare a guardare, ma non fare politica attiva locale.

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