Adriano Palozzi nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia

L'ex sindaco di Marino e ora consigliere regionale, Adriano Palozzi, è stato nominato coordinatore provinciale di Forza Italia in una fase non semplice del partito targato Silvio Berlusconi, in una campagna elettorale tutta in salita. Il primo baluardo di prova saranno le elezioni amministrative in tanti comuni dei Castelli Romani, dove il centro-destra deve ritornare a governare.

"Da oggi mi attende un lavoro che onorerò col massimo impegno e con l'apporto indispensabile dei quadri locali del partito, gli amministratori, gli esponenti politici, gli amici e i simpatizzanti di tutti i comuni della provincia di Roma - ha dichiarato Adriano Palozzi -  Farò del dialogo e del rinnovamento i principi ispiratori della mia azione politica nella consapevolezza che solo consolidando il legame con i territori e ripartendo dal basso, sarà possibile rilanciare il partito".

"Mi impegnerò affinché anche la provincia di Roma costituisca un gruppo forte, aperto, coeso, in grado di instaurare un dialogo costante con i cittadini. Una sfida che, ne sono certo, onoreremo al meglio. Le elezioni amministrative ed europee sono ormai alle porte e il successo di Forza Italia sarà il nuovo punto di partenza per tornare a essere il primo partito in Italia”, conclude il consigliere regionale.

Ad Adriano Palozzi sono arrivati i complimenti e gli auguri del candidato sindaco di Forza Italia a Marino, Fabio Silvagni che spera che il modello marinese vincente possa essere esportato a Roma: "La nomina di Adriano non può non essere ricollegata a ciò che per otto anni Palozzi ha rappresentato a Marino: il leader di una coalizione che ha superato la vecchia idea di centrodestra ed è rimasta maggioranza sul nostro territorio cittadino”.                                       

“Oggi, dunque, e ancora di più dal prossimo 26 maggio –  ha commentato ancora il candidato sindaco dei Moderati - confidiamo  Marino possa essere esempio vivo grazie all’esperienza di Adriano Palozzi di quello che può essere un dinamico laboratorio politico in cui le forze moderate e riformatrici alternative alla sinistra hanno ancora molto da dire a una società in continua evoluzione e nuove stagioni di governo all’orizzonte grazie a idee chiare e dinamiche come e più del passato”.