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Grottaferrata: la TARI si pagherà in quattro rate

La decisione nel Consiglio Comunale dello scorso 26 febbraio. Il nuovo regolamento della TARI cerca di venire incontro alle esigenze dei cittadini con una maggiore rateizzazione

Novità a Grottaferrata per il pagamento della TARI, la tassa per il servizio di raccolta dei rifiuti: nell'ultimo consiglio comunale sono state approvate nuove modalità per favorire il pagamento a rate.

“Il 26 febbraio in Consiglio Comunale sono stati approvati importanti punti all'ordine del giorno, tra i quali significativa risulta essere l'approvazione delle modifiche al Regolamento Tari con l'aumento delle rate che devono essere versate dai contribuenti da tre a quattro, in modo da venire incontro alle esigenze dei Cittadini. È stata prevista inoltre un'ulteriore possibilità di rateizzazione per situazioni di oggettiva e dimostrabile difficoltà economica", ha spiegato il sindaco Giampiero Fontana in una nota di stampa.

Il sindaco congiuntamente ai consiglieri di maggioranza è stato molto critico nei confronti delle opposizioni che hanno abbandonato l'aula durante l'approvazione del punto all'ordine del giorno sulla Tari e altri argomenti: "Abbandono motivato con argomentazioni sempre più fantasiose durante il susseguirsi degli interventi. Si dimostra ancora una volta la cronica incapacità propositiva di un eterogeneo e conflittuale gruppo di minoranza".

Proprio sull'ultimo consiglio comunale, il gruppo di opposizione La città al Governo aveva diffuso un duro comunicato contro le modalità operative della maggioranza: "La maggioranza arriva in consiglio poco preparata, con una proposta di modifica al regolamento TARI che non riporta le modifiche fatte in commissione, e sospende il consiglio per chiedere in quel momento a tecnici e revisori di produrre il parere necessario a procedere con le approvazioni; tra le sue fila, qualche consigliere si esprime con affermazioni discutibili e offensive nei confronti dei consiglieri di opposizione e dei pochi cittadini che assistono, invitando i primi, che hanno osato esprimere dubbi circa l’orario scelto per tenere l’assemblea, a dedicarsi ad altro, per esempio al volontariato, e definendo i secondi claque”. 

"Dire e pensare  che le persone presenti in aula non siano lì per interesse ma solo per partecipare al “teatro” e applaudire i propri beniamini mostra in modo evidente quale sia la considerazione di questa maggioranza per la partecipazione e per il confronto democratico. Tutti lo vogliono, a parole, ma i fatti dicono ben altro.

"Infine, coerentemente con quanto fin qui raccontato, la maggioranza decide di presentare modifiche non concordate agli strumenti di governo senza che le opposizioni siano state
consultate e si sia ragionato insieme. La Città al Governo, per tutti questi motivi, ha ritenuto opportuno abbandonare l’aula, come avevano già fatto PD e M5S.percorso di rinascita economica e di riorganizzazione generale all'altezza delle aspettative dei miei elettori", concludono i rappresentanti di Città al Governo. 
 

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