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Genzano Genzano di Roma / Via Achille Grandi

Genzano: l'ospedale ancora lontano dal diventare un presidio pediatrico

L'ospedale di Genzano dovrebbe essere un presidio pediatrico e materno infantile, ma la scarsità degli investimenti e delle risorse ha reso impossibile il decollo del progetto

In questi giorni l'attenzione dei media è rivolta verso il tema della sanità, dopo i casi scandalo portati alla luce in alcuni pronto soccorsi italiani e in particolare in uno degli storici ospedali romani, il policlinico Umberto I. Nei Castelli Romani la situazione della  sanità non è certo delle più rosee e tante volte dalle colonne di questo giornale abbiamo parlato del ridimensionamento di molte strutture a scapito della cittadinanza: la chiusura dei reparti nell'ospedale Colombo di Velletri, la battaglia legale tra il Comune di Marino e di Frascati per il mantenimento del pronto soccorso, le lunghe attese presso l'ospedale di Albano.

Con una serie di manifesti affisi in città, Sinistra ecologia e Libertà ha acceso i fari sul futuro dell'ospedale di Genzano. Nei piani aziendali della Asl Rm H questra struttura ospedaliera dovrebbe diventare un presidio materno infantile, che sulla carta costituisce una struttura in cui le politiche assistenziali vengono ottimizzate con personale qualificato e aggiornato ponendo al centro la tutela dell'infanzia e della maternità.

In Italia sono pochissime le strutture sanitarie che sono provviste di un pronto soccorso pediatrico, appena il 30%, e appena il 45% garantisce l'assistenza ostetrica 24 ore su 24, metà delle Regioni non garantisce il trasporto dei neonati in casi di emergenza.

Vista questa situazione di macroarea far sì che l'ospedale di Genzano diventi un presidio materno-infantile vorrebbe trarre vantaggi non solo limitatamente al territorio comunale. ma in una visione più ampia e integrata.

Per fare questo servono però investimenti e personali e la situazione come illustrata dal gruppo dirigente di Sel per Genzano non è delle più rosee: l'ospedale materno-infantile deve garantire una rete di unità funzionali neonatologiche/pediatriche di 1° livello, di 2° livello e di 3° livello. A oggi l'ospedale di Genzano è indicato come un livello 2. Per non mancare della necessità di personale, terapia intensiva neonatale, trasporto di urgenza e soprattutto del pronto soccorso pediatrico che garantirebbe ai medici un intervento immediato evitando il passaggio al pronto soccorso di Albano e poi solo successivamente il trasferimento a Genzano.

La trasformazione dell'ospedale di Genzano in presidio pediatrico non dovrà di certo dismettere le strutture già esistenti oppure completate e mai attivate: " L'oculistica  nonostante la criticità di mezzi e personale offre un servizio eccellente, così come bisogna ripartire dalle proposte contenute nei vecchi piani aziendali che promettevano servizi e strutture tra l'altro alcune già pronte, senza costi aggiuntivi e che invece non sono mai stati dati", spiega Sinistra e Libertà.

Il futuro dell'ospedale di Genzano passa sicuramente per un programma serio di investimenti, altrimenti il presidio materno infantile rimarrà solo sulla carta.

 

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