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Le reazioni di Genzano alla morte del piccolo Alessandro

“Siamo ancora sotto choc per una vicenda terribile, che lascia la città intera sgomenta e in grande lutto”, così il primo cittadino di Genzano Enzo Ercolani ha commentato l’episodio della morte del piccolo Alessandro Manzi, ucciso ieri dal proprio cane, un mastino napoletano

La dinamica del tragico evento è ancora da chiarire nei dettagli e l’unico testimone è la nonna del piccolo, anch’ella ferita dal cane. La zona dell’accaduto è una parte isolata di Genzano, i Colli di Cicerone, un’ex zona di campagna ora circondata da ville abitate soprattutto da pendolari, una zona quindi dove è normale avere dei cani nei grandi giardini per fare la guardia. I pochi testimoni tra cui alcuni operai, hanno sentito delle urla, ma non sono intervenuti perché credevano si trattasse di una lite familiare.

Gli inquirenti e il tribunale di Velletri, titolare dell’inchiesta, hanno sequestrato dalla casa una pistola regolarmente registrata per evitare atti inconsulti da parte dei due genitori del piccolo, per i quali potrebbe profilarsi l’accusa di omicidio colposo. Intanto in paese si parla solo dell’accaduto. Livia, un’insegnante elementare, è ancora sgomenta: "Quello che è successo al bimbo è una cosa scioccante. Bisognerebbe vietare delle razze canine così pericolose specie se si hanno dei bambini in famiglia.”

Alcuni anziani invece puntano il dito sul fatto che nelle vecchie zone di campagna del paese ci dovrebbero essere più controlli e i cani sono quasi necessari nelle zone così isolate.

Intanto sulla vicenda è intervenuto il Moige, il movimento italiano genitori che con il suo portavoce dichiara: “Ancora una volta un bambino è stato vittima di una mancanza di regolamentazione: sono necessarie iniziative molto più restrittive per disciplinare in maniera esaustiva e definitiva il possesso, la cessione, la riproduzione, l'introduzione in Italia dei cani pericolosi. Un appello anche ai genitori. Non tenete cani ad elevato potenziale di aggressività con i vostri bambini: alcune razze sono incompatibili con loro e potenzialmente molto pericolose”.

Si attende ora l’Ordinanza del Ministero del Welfare per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani già annunciata da tempo.

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