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Genzano: genitori morosi e bambini senza pasto a mensa

E' quello che è successo nella giornata di ieri nelle scuole di Genzano. Per il mancato pagamento dei servizi di refezione scolastico non è stato servito il pasto ai figli dei morosi

Le colpe dei genitori ricadono sui figli: si può riassumere così la vicenda che ha coinvolto nella giornata di ieri alcuni alunni delle scuole di Genzano che si sono visti non servire il pasto alla mensa scolastica per morosità dei genitori.

Ad accendere i riflettori sul caso mensa è stata l'ex assessora alla scuola Patrizia Mancini, ora in corsa come candidata sindaco: "Da assessore ho sempre cercato di trovare soluzioni al problema graduali, ragionevoli ed equilibrate, tenendo conto delle rispettabilissime esigenze di tutti: bambini, famiglie, direzione scolastica, ditta fornitrice e relativi dipendenti, amministrazione comunale. Ma un principio deve essere chiaro: non si possono lasciare i nostri figli senza mangiare. Un conto è paventarlo, allo scopo di recuperare insolvenze pregresse, un conto è farlo".

"Soprattutto senza aver prima tentato tutte le vie possibili e immaginabili per una soluzione concertata e solidaristica di problemi sociali di scottante attualità, rispetto ai quali si ha il dovere morale ed istituzionale di avere le necessarie cautele, tutele, competenze e sensibilità", si legge in una nota di stampa del comitato genzanese di Possibile.

Sulla situazione mensa si è attivata doverosamente l'amministrazione comunale: il Sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini ha incontrato questa mattina i dirigenti di Itaca Ristorazione, la ditta che gestisce il servizio di refezione nelle scuole delll'obbligo di Genzano.

“Abbiamo richiesto alla ditta di continuare ad erogare il servizio senza sospendere i pasti agli studenti: i bambini vanno tutelati e non discriminati, in quanto non hanno alcuna responsabilità. Certo è – ha detto il Sindaco Flavio Gabbarini – che non possiamo non prendere atto di una situazione di morosità molto elevata, nonostante il grande impegno del nostro Comune nell’esentare dal pagamento dei pasti le famiglie che si trovano effettivamente in uno stato di difficoltà".

"Il problema – ha proseguito il Sindaco – è che la maggior parte delle persone che non paga la mensa scolastica da ormai circa due mesi, o in alcuni casi anche da molto più tempo, non ha mai presentato richiesta di esenzione o riduzione al Comune, né è conosciuta dai nostri Servizi sociali. I diritti dei bambini vanno tutelati ma per garantire il pasto ai nostri studenti è necessario perseguire chi non paga e, in particolare, chi pensa di fare il furbo e di restare impunito”.

"E'  proprio per questo – ha concluso il Sindaco – ma anche per garantire il regolare funzionamento del servizio che torniamo ad invitare i genitori a regolarizzare la propria posizione oppure, in caso di effettivo disagio, a recarsi presso gli uffici comunali dei servizi sociali per valutare l’eventualità dell’esonero dal pagamento della mensa o della sua riduzione”.

Ricordiamo che tramite il bando pubblico di esonero, sono stati esonerati dal pagamento della mensa  46 utenti, su 61 domande presentate, cioè più dell’80% delle famiglie che ne hanno  fatto richiesta, hanno ottenuto l’esonero al pagamento. Il 20% che è rimasto fuori o non ha presentato la documentazione richiesta oppure non aveva i requisiti per l’esonero.

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