rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Genzano Genzano di Roma / Via Italo Belardi

Genzano, il sindaco: "Nepotismo in comune", i dipendenti non ci stanno

Non sono piaciute ai dipendenti comunali le dichiarazioni del sindaco Daniele Lorenzon durante la manifestazione nazionale del Movimento 5 stelle di Rimini. Il sindaco aveva dichiarato che il personale del comune si basa su rapporti di nepotismo

Le dichiarazioni del sindaco di Genzano Daniele Lorenzon rese lo scorso fine settimana durante l'iniziativa nazionale di Rimini del Movimento 5 stelle, non sono piaciute ai dipendenti comunali e alle forze politiche di opposizione e hanno sollevato un vero e proprio polverone politico.

Il sindaco dal palco riminese aveva accusato di nepotismo il personale comunale: "So che mi metterò contro tutti i dipendenti comunali - aveva premesso il giovane primo cittadino - Abbiamo scoperto che c'erano fratelli, cugini e cognati di esponenti politici. Abbiamo proposto una riorganizzazione del personale e stranamente mi sono ritrovato ben 20 richieste di mobilità, cosa mai successa a Genzano".

Una catena di email per esprimere solidarietà ai lavoratori del comune di Genzano

Le parole del primo cittadino hanno suscitato indignazione, ma soprattutto solidarietà nei confronti dei dipendenti comunali genzanesi ed è partita anche una catena di email a loro sostegno: "I dipendenti pubblici pur nelle difficili condizioni di compressione dei diritti e salari continuano a spendersi con la massima professionalità e serietà, per migliorare la qualità lavorativa del personale dipendente nell’interesse dei cittadini e dei servizi di questa città - si legge nel messaggio virale -  Siamo vicini ai Lavoratori del Comune di Genzano di Roma per la difficile situazione che stanno vivendo e sentiamo il dovere di esprimere la nostra più totale solidarietà e offrire il nostro sostegno in queste ore di difficoltà e di apprensione per tutti i lavoratori coinvolti".

Il Partito demogratico attacca: "Il sindaco Lorenzon loquace solo nel diffamare la sua comunità"

"Un triste e volgare siparietto quello messo in scena dal Sindaco Lorenzon durante l'adunata grillina di Rimini dove, chiamato a raccontare i grandi successi della sua amministrazione, non ha saputo fare altro che diffamare la storia del paese di cui si fregia del titolo di primo cittadino, la sua comunità e la stessa amministrazione che rappresenta. Capiamo perfettamente che se avesse provato a descrivere lo stato in cui versa Genzano dopo più di un anno di sapienti cure a cinque stelle, difficilmente avrebbe potuto strappare qualche applauso. Di certo non ci aspettavamo che davanti alla folla di adepti del M5S il Sindaco provasse a spiegare come la sua Giunta sia riuscita a produrre un bilancio di previsione con stime errate per oltre un milione di euro, o a quanto ammontino i tagli ai fondi per i servizi sociali, o di come abbia descritto lo stato in cui versa l'amministrazione il Vice Sindaco dimessosi da appena un mese, ma troviamo veramente intollerabile la derisione e lo spregio mostrati per la storia amministrativa di un paese da sempre eccellenza del territorio dei Castelli Romani", si legge in una nota di stampa del PD.

"Conosciamo a memoria il disco rotto di accuse campate in aria rivolte al passato, e sebbene sia quantomeno stucchevole che dopo oltre un anno di governo il Sindaco non sia in grado di esporre altro, è inammissibile che venga denigrata la storia di cui un'intera comunità è orgogliosa. Una vera e propria caduta di stile poi le parole rivolte verso il personale della sua stessa amministrazione, arrivando a metterne in discussione la professionalità e la diligenza utilizzando una battuta di dubbio gusto (ideata d'altronde dal suo capo-proprietario). Se il Comune di Genzano di Roma non riesce più a svolgere correttamente neanche l'ordinaria amministrazione, come dimostrano i ripetuti episodi di disservizi susseguitisi nell'ultimo anno, le colpe sono da attribuire in capo a chi avrebbe il compito di dirigere la macchina amministrativa. Invitiamo caldamente il Sindaco a chiedere scusa al personale dell'amministrazione comunale e a tutti i genzanesi per la sceneggiata messa in piedi e a dar prova di questa sua loquacità in Consiglio Comunale e nelle sedi istituzionali preposte dove, stranamente, a malapena riesce a pronunciare gli argomenti all'ordine del giorno".

PCI Genzano: "Lorenzon faccia un gesto d'amore per Genzano, si dimetta!"

"Con grande amarezza abbiamo ascoltato il siparietto che il Sindaco di Genzano ha inscenato sul Palco di Rimini - si legge in una nota inviata dal Partico Comunita Italiano -  Un discorso sconclusionato, calunniatore, infarcito di falsità. Indegno se fatto da chiunque e ancor di più se fatto da chi dovrebbe rappresentare la propria comunità. Proprio qui nasce il punto della questione, il modo con cui ha irriso e dileggiato un'intera città, la sua storia, e in modo ancor più diretto i dipendenti del Comune, mostra con chiarezza la sua totale mancanza di attaccamento, di cura e di rispetto per i cittadini che lo hanno indicato nelle scorse elezioni come proprio Sindaco. Un ruolo importantissimo quello del primo cittadino poiché dovrebbe rappresentare il contatto diretto della cittadinanza con le istituzioni, la base del nostro sistema democratico. Volutamente abbiamo usato il "dovrebbe" poiché il grave comportamento messo in atto a Rimini ha sancito nei fatti una grave rottura tra l'amministrazione comunale e i suoi dipendenti, tra un Sindaco e la sua comunità".

"Genzano ha attraversato negli anni, dopo lo scioglimento del PCI, vicende politiche che hanno portato anche a maggioranze diverse, ma il cemento per tutti, maggioranza ed opposizione, è stato sempre il rispetto per la nostra comunità, IL BENE DI GENZANO E DEI GENZANESI, e lo scontro, quando c'è stato, è stato sempre e solo di natura politica. Nessuno, finora, aveva mai messo in moto una macchina del fango come quella grillina, partita dagli scranni del Senato dove addirittura si è parlato di traffico di rifiuti tossici, passando per l'accusa di infiltrazioni mafiose nel Comune durante la campagna elettorale per finire con l'irrisione e il dileggio fatto in più di un'occasione pubblica verso i propri concittadini e i propri dipendenti".

"Bene avrebbe fatto se, invece, avesse parlato dei catastrofici risultati ottenuti dall'amministrazione pentastellata nel suo anno e oltre di governo, con un taglio gravissimo ai servizi sociali, fiore all'occhiello della nostra città, prima fra tutti i comuni del Lazio in questo campo , mai messi in discussione da nessuna amministrazione nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà economica. Anzi, proprio nei momenti di profonda crisi, sono stati incrementati gli investimenti verso le fasce più deboli".

"Genzano versa in un profondo stato di degrado e di abbandono, l'incapacità della politica pentastellata di dare risposte ai problemi si traduce in un attacco meschino verso tutto e verso tutti. Sarebbe il caso, per sentirsi “un po’ meno scemo”, così si è definito il nostro Sindaco nella kermesse riminese (e se lo dice lui...), di fare finalmente un atto d'amore vero per Genzano e i Genzanesi...SI DIMETTA! Saremmo tutti molto grati".

Il sindaco Lorenzon risponde: "Non volevo colpire in maniera generalizzata i dipendenti comunali"

“In questi giorni stiamo ultimando la riorganizzazione del personale in un'ottica di ottimizzazione delle risorse presenti. Una scelta che può sembrare impopolare, ma che in realtà abbraccia la nostra visione di medio-lungo termine che punta a portare un miglioramento del servizio offerto al cittadino.

Credo che il confronto e la partecipazione siano fondamentali per portare avanti questo nostro progetto: solo con la concertazione e la condivisione è possibile gestire questa complessa fase di passaggio che stiamo affrontando. È per questo motivo che dopo aver ascoltato le istanze dei dirigenti ho pianificato una serie di incontri con i dipendenti, che vedrò uno per uno già dalla prossima settimana, per meglio comprendere le loro esigenze e tradurle per quanto possibile in azioni concrete che consentano loro di lavorare con serenità. Da parte mia e dei consiglieri di maggioranza c'è la massima disponibilità alle istanze presentate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che li rappresentano.

I progetti dell’amministrazione vanno avanti grazie al prezioso lavoro che gli uffici svolgono quotidianamente, ed è per questo che siamo fermamente convinti che occorre essere intransigenti con coloro che non svolgono il proprio dovere. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: saremo inflessibili nel controllare l'operato dei dirigenti, delle posizioni organizzative, di tutti i dipendenti. Vogliamo organizzare il lavoro con un calendario preciso da rispettare che deve riportare tempistiche, modalità e compiti ben precisi da assolvere per ogni soggetto coinvolto.

Chi ama e conosce Genzano sa bene che la macchina amministrativa ha delle storture che è arrivato il momento di aggiustare. Nelle parole pronunciate a Rimini non c’era l’intenzione di colpire in maniera generalizzata i dipendenti comunali o la storia del mio paese, ma soltanto di denunciare un sistema incancrenito. Continueremo a lavorare giorno dopo giorno nell’interesse della collettività”. Lo dichiara il Sindaco di Genzano di Roma, Daniele Lorenzon.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Genzano, il sindaco: "Nepotismo in comune", i dipendenti non ci stanno

RomaToday è in caricamento