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Frascati Frascati / Piazza Guglielmo Marconi

Frascati: uno sguardo statistico sulla popolazione femminile

Nel corso dell’incontro del 22 marzo scorso a Palazzo Marconi, voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Frascati, nell’ambito delle iniziative realizzate per il mese della donna, sono stati presentati i dati statistici riguardanti la popolazione femminile di Frascati

Che titolo di studio hanno? Sono occupate? Se straniere da che nazione provengono? Quante sono le donne residenti sul territorio comunale? Sono solo alcune delle domande a cui ha dato risposta una recente ricerca statistica sulla popolazione femminile di Frascati, presentata a Palazzo Marconi negli eventi dedicati al mese della donna

La popolazione femminile di Frascati in crescita

La componente femminile del Comune di Frascati negli ultimi 16 anni ha visto, al pari della popolazione totale, una crescita di circa 2000 donne in più, che hanno portato questa componente di popolazione da 9.696 a 11.718 unità alla data del 31 dicembre 2017. La crescita generale e le condizioni di vita migliori si riflettono soprattutto sull’aumento della percentuale di donne anziane. L’indice di vecchiaia femminile, che rapporta le donne ultra65enni su quelle in età 0-14, passa da 102,4% a 182,8% alla stessa data. Sale anche il carico sociale delle anziane (popolazione femminile ultra65enne su popolazione femminile 15-64) che passa da 21,3% nel 2001 a 38,2% nel 2017.

Le donne di Frascati e la famiglia

Analizzando invece i nuclei familiari di Frascati risultanti al censimento 2011, si evidenzia che sono 1090 le madri con figli, pari al 18,73% del totale, andamento superiore al totale provinciale (18,16) e regionale (16,78). Le coppie senza figli costituiscono il 29,93%, mentre i padri con figli sono il 4,02%. La componente straniera delle donne di Frascati cresce negli anni, quintuplicandosi dal 2001. Al 31/12/2017 sono registrate in anagrafe 1060 straniere (237 nel 2001) composte soprattutto da rumene (410); seguono le moldove (91) Ucraine (75) Indiane (59) e Kossovare (40), situazione probabilmente legata alle professioni prevalenti da esse esercitate: domestiche, badanti, ecc..

Le donne di Frascati e l'istruzione

I dati relativi all’istruzione evidenziano che il diploma di secondo grado è raggiunto dalle donne di Frascati soprattutto nella fascia di età 19-34 (82,39% si diploma durante questa fascia di età), condizione superiore a quanto si riscontra nell’intera provincia (78,59%) e nel Lazio (77,70%). In ambito occupazionale le donne di Frascati sembrano avere una condizione di poco migliore rispetto a quanto si osserva a livello nazionale: il tasso di occupazione è pari al 37,77% contro il 36,11% nazionale.

Le donne di Frascati e il lavoro

Entrando nel dettaglio delle attività economiche scelte dalle donne frascatane, si osserva la maggiore vocazione verso il settore commerciale, alberghiero e della ristorazione (20,11% delle occupate) o il settore delle attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (18,04%). Il tasso di disoccupazione femminile, invece, confronta le disoccupate e le forze di lavoro: a Frascati per ogni 100 forze di lavoro donne, corrispondono circa 12 donne disoccupate secondo i dati dell’ultimo censimento, valore inferiore di quasi 2 punti percentuali rispetto alla media nazionale (13,60%). Tra le donne in condizione non professionale, circa 2200 percepiscono pensioni o posseggono redditi da capitale e circa 2000 sono casalinghe.

Le donne di Frascati e la violenza di genere

Per quanto riguarda il tasto dolente della violenza sulle donne a presentare i dati relativi al comune di Frascati è stata l'associazione SOStegno Donna: nel 2017 secondo le statistiche dell’associazione sono state 32 le donne che si sono rivolte allo sportello d’ascolto che fa parte della rete nazionale Di.Re.

"E’ stato veramente confortante vedere la sala gremita di donne e uomini in occasione della presentazione del primo focus demografico sulla popolazione femminile di Frascati, segno che c’è molto interesse intorno a questo argomento - ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Emanuela Bruni -. Ringrazio quindi la dottoressa Fabiola Schiavella per aver condotto con passione questo prima importante ricognizione che offre all’Amministrazione un punto di vista più chiaro e circostanziato sui reali bisogni culturali e sociali di una parte della Città".

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