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Frascati: dopo 25 anni il Monumento ai caduti dei bombardamenti del 1943 è ancora incompleto

E' una lunga lettera aperta indirizzata all'amministrazione comunale quella che l'artista Gianfranco Cresciani ha scritto per chiedere che dopo quasi 25 anni il suo monumento ai caduti civili sia completato

Questa mattina a Frascati si sono tenute le cerimonie ufficiali per il74°Anniversario dell'8 Settembre 1943. Stamane la Santa Messa, celebrata dal Vescovo di Frascati Raffaello Martinelli, e la rievocazione dell'allarme antiaereo sul sagrato della Chiesa. Nel pomeriggio alle 18,00 ci sarà il corteo al monumento alle Vittime Civili e la cerimonia conclusiva.

Proprio sul Monumento alle vittime civili nelle ultime ore si sono accesi i riflettori dei social network. L'artista che lo realizzò ormai quasi 25 anni fa, per la precisione 24 anni fa, Gianfranco Cresciani ha scritto una lunga lettera aperta alla sua città Frascati (ovviamente con l'intento di farla arrivare all'amministrazione comunale, al sindaco e ai consiglieri comunale) in cui chiede che dopo un quarto di secolo quel monumento sia completato come da progetto originale.

Gianfranco Cresciani è nato nel 1943 proprio nell'anno in cui Frascati è stata bombardata e distrutta e, dopo averla scelta come sua città di vita nel 1967, da sempre si è impegnato nella vita sociale e politica della città frascatana e dove ha esercitato la sua principale attività di artista. Numerose sono le sue opere nel territorio tuscolano, ma l'opera di cui va più fiero è proprio il Monumento alle Vittime civili.

L'artista nella sua lettera spiega la genesi di questo monumento: "Commissionatomi dalla Amministrazione Comunale di Frascati nel Luglio del 1993, per l’Anniversario dei 50 Anni. Sono stato, allora (ed anche oggi!) molto colpito da questa commessa. Rivolta a me, che non sono frascatano, anche se amo molto quella che èla mia città. Ho immediatamente scritto al Sindaco di allora, per ringraziare commosso, e per comunicare che, visto che mi sentivo molto onorato per l’incarico affidatomi, non avrei voluto nessun tipo di ricompensa. Sarebbero state a carico della Amministrazione, unicamente le spese relative ai materiali, fatturate direttamente al Comune".

Come spesso accade le casse dei comuni sono sempre parsimoniose quando si parla di arte e cultura e così fu anche per il monumento ai caduti: "Immaginare di affidare l'incarico per la realizzazione di un monumento celebrativo del cinquantenario del bombardamento dell'8 Settembre, a luglio è una cosa che, già da sola, basta ad illuminare sulla reale volontà di ricordare degnamente gli oltre 600 morti nostri concittadini, vittime di quei tragici eventi. Se, poi, ci si mette anche la cifra irrisoria che l'Amministrazione comunale aveva a disposizione ( 4 milioni di lire, circa 2000 Euro di oggi...) si potrà avere meglio chiara la situazione. Ho fatto presente, ovviamente ed immediatamente, che con quei tempi e con quella cifra, non era nemmeno immaginabile di poter realizzare un "monumento" duraturo. Considerando, inoltre, anche il fatto che durante il mese di Agosto era praticamente impossibile avere la disponibilità di artigiani, e/o negozi tecnici cui rivolgersi, potevo contare solo sulle mie forze e su circa 25 giorni, decisamente poco".

Si giunse a un accordo per realizzare un'opera in bronzo che doveva anche avere dei giochi di acqua: "Con l'Amministrazione comunale ci si accordò, quindi, per realizzare, il prima possibile, dopo la cerimonia dell'8 Settembre 1993, la mia opera, in bronzo, con applicazione di parti in bronzo dorato, con l'impianto idraulico reale e funzionante" (sempre a titolo gratuito con il solo pagamento dei materiali) .

Il tempo passa e le risorse per rendere il monumento ai caduti civili duraturo e completare l'opera non si sono trovati: "Da allora sono passati 24 anni, ed ogni anno, ho rivolto alle varie Amministrazioni comunali, lo stesso invito: dare realtà ad un monumento che diventava, ogni giorno, sempre più evanescente e scheletrico. Sono arrivato a chiedere che venisse tolto del tutto, pur di non lasciare evidente a tutta la Città che l'onorare le Vittime del bombardamento dell'8 Settembre 1943, non importasse per niente agli Amministratori di Frascati".

L'appello di Cresciani è quello di trovare delle sponsorizzazioni in modo da reperire le risorse e completare l'opera in modo che possa durare nel tempo: "La nostra Città non è povera, ed offre infinite possibilità, se soltanto si volesse, di ottenere sponsorizzazioni da parte di Banche, o importanti Aziende, non ultima la Banca d'Italia, presenti nel territorio. Quindi, il nonaver trovato -in ventiquattro anni- le somme necessarie per la realizzazione del progetto originario, ha una sola reale giustificazione: il disinteresse per la cosa. Il disinteresse, insomma, per il ricordo dei morti sotto i bombardamenti".

"Questa è la triste realtà, ben diversa dalla finta e retorica commemorazione che puntualmente ogni anno si rinnova, per poi essere dimenticata il giorno seguente", è il commento amaro amareggiato dell'artista che lancia anche una proposta.

"Caro Sindaco e cari Consiglieri comunali, cara Città di Frascati, la richiesta che faccio è molto semplice: o si realizza quanto progettato quasi 25 anni fa, oppure si decida anche di buttare tutto e/o di fare un concorso nuovo, aperto a tutti, magari anche a livello internazionale, per realizzare un monumento diverso. Ma, per favore, date la prova che, dei VOSTRI morti sotto le bombe, nel 1943, vi interessa veramente, tanto da dedicare loro un VERO monumento. Grazie!"

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