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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Maxi truffa nell’hi-tech: fatture false per 100 Mln in provincia di Roma

Scoperta una frode colossale nella provincia di Roma. L'organizzazione aveva sede a Frascati, e grazie a numerose società cartiere riusciva a maturare un fittizio credito d'Iva nei confronti dell'Erario. 40 società coinvolte, 10 le persone denunciate

Un giro di fatture false per oltre 100 milioni di euro e altri 15 di Iva sottratta al fisco Italiano. Questi i numeri della maxi truffa perpetrata ai danni dell’ Erario da una società con sede a Frascati ma attiva in tutta Italia nella vendita di prodotti hi-tech. Un sistema sgominato dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nella zona dei Castelli Romani, al termine di complesse indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.

Gli organizzatori della frode avevano costituito diverse società cartiere che venivano fittiziamente interposte in acquisti da paesi dell'Ue. Lo scopo era assumersi l'integrale debito d'imposta e far maturare all'effettivo acquirente un consistente credito d'Iva, "di cui chiedere il rimborso all'Erario ovvero da poter compensare con una situazione debitoria d'imposta".
Successivamente le 'cartiere' non provvedevano agli obblighi di dichiarazione e versamento dell'Iva, appropriandosi di quest'ultima e permettendo all'organizzazione di praticare prezzi di mercato estremamente competitivi.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati hanno pazientemente ricostruito le movimentazioni finanziarie, che si sono avvalse di canali secondari per la movimentazione dei proventi illeciti (carte prepagate, money transfer, ecc.), individuato i soggetti emittenti ed utilizzatori delle fatture false e definito il ruolo assunto dai vari soggetti, consentendo all'Autorità Giudiziaria di disporre di un dettagliato quadro probatorio, che ha portato all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Al termine delle indagini, sono state individuate oltre 40 società coinvolte, a vario titolo, nel sistema fraudolento, mentre dieci sono le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria per reati previsti dalla normativa penale tributaria.

Affinché lo Stato possa rivalersi delle imposte evase dai soggetti denunciati è stata richiesta all'Agenzia delle Entrate l'applicazione delle misure cautelari amministrative, mentre all'Autorità Giudiziaria è stato richiesto il sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, dei beni intestati ad alcune delle società coinvolte.

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