Frascati: 24 persone indagate per la vendita dell'area Anagnina 1
22 imprenditori e 2 dirigenti di Comune e Provincia sono finiti sul registro degli indagati per la vendita a Frascati dell'area demaniale Anagnina 1, l'accusa è di falso ideologico e abuso di ufficio
La notizia è stata riportata nella giornata di ieri da alcuni quotidiani nazionali e locali: 24 persone tra imprenditori e dirigenti pubblici sono finiti sul registro degli indagati per la cessione di un'area denominata Anagnina 1 situata tra il comune di Roma e il comune di Frascati. L'accusa è di falso ideologico e abuso di ufficio.
L'indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Frascati, ha avuto origine dalla presunta cessione dell'area edificabile a un prezzo di favore: 7 milioni di euro, anziché i 18 milioni di prezzo di mercato.
Il terreno inizialmente doveva essere acquisito dal Comune di Roma con il prezzo ribassato del 60% perché non un privato, ma un ente pubblico, ma i 22 imprenditori coinvolti nel caso hanno acquistato il terreno e le indagini pare che vedano coinvolti i due dirigenti pubblici nell'aver favorito l'acquisto. Gli imprenditori pare dovessere cedere il terreno a titolo gratuito al Campidoglio, ma con l'esclusività di costruirci edilizia popolari a costi concorrenziali estremamente vantaggiosi.
La zona Anagnina 1 è stata attualmente posta sottosequestro e le indagini sono appena all'inizio per verificare da dove parte l'illecito nella vendita del terreno per capire come si sia arrivati alla cessione illegale del terreno demaniale.
Il Pdl di Frascati nella figura di Vincenzo Conte, l'attuale capogruppo in consiglio comunale, si era già occupato da tempo della questione con una memoria inviata alla corte dei conti sui sospetti sulla vendita del terreno demaniale di proprietà del comune di Frascati avvenuta nel gennaio del 2010 e chiederà le dimissioni del sindaco di Frascati Stefano di Tommaso. Il PDL di Frascati ha convocato per la giornata di domani una conferenza stampa per discutere della questione.
