rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Frascati Frascati / Piazza Guglielmo Marconi

Frascati: convegno pro-vita, blitz delle donne di "Non una di meno"

Sabato 19 gennaio, il covegno del Movimento per la vita di Frascati è stato interrotto da un blitz delle donne di "Non una di meno" che tuona: "L'aborto non deve essere un lusso per la donna"

Lo scorso sabato, 19 gennaio, presso la Sala degli Specchi del Comune di Frascati si è tenuto un convegno organizzato dal Movimento  per la Vita di Frascati, su “Il ruolo del volontariato nella difesa e promozione della vita umana”.  L’incontro è stato organizzato da Massimo Gazzaneo, responsabile del Movimento per la Vita frascatano nonché delegato del Sindaco di Frascati al Volontariato, a cui ha preso parte anche il Vescovo Monsignor Martinelli.

Come è noto i principi portati avanti dal Movimento per la vita sono nettamente contrari alla pratica dell'interruzione di gravidanza andando a toccare le sensibilità dei movimenti delle donne, che anche in occasione del convegno frascatano hanno voluto far sentire la loro voce.

Le attiviste di "Non una di meno" hanno sventolato durante il convegno dei fazzoletti rossi a difesa dell'autodeterminazione della donna e di conquiste di libertà di scelta che ancor oggi nel 2019 vengono messe in pericolo da posizioni spesso di stampo confessionale.

"C'è chi evidentemente vorrebbe riportare le lancette dell’orologio all’epoca delle 'mammane', degli aborti clandestini che hanno provocato la morte di un gran numero di donne nella nostra storia e che ancora continuano ad uccidere in tutti quei Paesi in cui alle donne non è consentito di disporre liberamente del proprio corpo e di scegliere in modo autonomo della propria vita - si legge in un comunicato di Non una di meno - Negare il diritto all’IVG (interruzione volontaria di gravidanza) non impedirà alle donne di abortire: trasformerà l’aborto in un privilegio di classe, un lusso che poche si potranno permettere, pagando medici che privatamente acconsentiranno a praticarlo o decidendo di migrare altrove. Per tutte le altre la soluzione sarà una soltanto: abortire clandestinamente. Davvero si vuole ridurre il numero di IVG? Allora pensiamo ad una seria educazione sessuale nelle scuole, ad un accesso libero e gratuito alla contraccezione, al potenziamento dei consultori".

Il blitz delle donne di Non una di meno ha acceso il dibattito politico frascatano con diverse reazioni da parte di partiti politici e parlamentari. Il sindaco Mastrosanti da parte sua ha ribadito che il Comune è aperto ad accogliere tutte le idee, nel rispetto della libertà di pensiero. Sicuramente una posizione questa che cerca di mediare le posizioni degli orientamenti variegati che caratterizzano il governo civico frascatano.

Il Partito Democratico di Frascati: "Perché ospitare un'iniziativa contro le donne e i loro diritti?"

"Il Partito Democratico di Frascati chiede a gran voce spiegazioni alla Maggioranza che governa la nostra città sull'opportunità di aver ospitato nelle sede istituzionali un convegno pro life ma, oseremo dire,  anche contro le donne e contro una legge dello Stato - si legge in un comunicato stampa - Una posizione, quella di chi ha protestato sabato, che non possiamo che condividere poichè nel rispetto del diritto di pensiero, simili manifestazioni, che prendono poi luogo all’interno di sedi istituzionali,  mettono in crisi l’intero sistema democratico. Il popolo italiano ha già scelto con un referendum che la pratica dell’aborto deve essere riconosciuta nei limiti imposti dalla legge e a tutela del diritto di salute di tutte le donne. La libertà di ognuno finisce laddove inizia quella degli altri. Come Partito Democratico la nostra posizione su un diritto già sancito è quindi molto chiara ed è quella che trova spazio all'interno della legge 194, una legge no pro aborto, ma nata dall'esigenza di tutelare le donne ed impedire pratiche illegali e abortifici clandestini. Una legge che sostiene con i dovuti strumenti le donne che devono ricorrere a tale scelta. Ci sembra quindi inopportuno che simili incontri vengano ospitati all'interno delle sale comunali e vengano presidiati da delegati. Il sindaco Mastrosanti prenda una posizione anche su questa che, prima di essere un questione di civilità, è una baluardo di legalità. C'è bisogno di occasioni di confronto su tale tematiche e i fatti del 19 gennaio lo dimostrano e ci prendiamo carico come Circolo Pd di Frascati di organizzare un  appuntamento che vada in questa direzione".

Rifondazione comunista: "Sosteniamo le attiviste di Non una di meno"

Sabato 19 gennaio le attiviste di Non Una di Meno Castelli Romani hanno contestato l’incontro, organizzato a Frascati nella Sala comunale Degli Specchi, dal Movimento per la Vita, sul ruolo del volontariato nella difesa della vita umana. Titolo assolutamente fuorviante perché il movimento Pro Life non vuole difendere la vita, ma demolire i diritti delle donne, acquisti in anni di lotte, primo fra tutti quello all'interruzione volontaria della gravidanza, previsto e tutelato dalla legge 194 del 1978.

Al Movimento, che richiede 'l'accesso dei nostri volontari nei consultori della ASL RM 6, per una completa e corretta informazione nei confronti delle coppie e delle donne che vi si rivolgono per una eventuale interruzione di gravidanza', ricordiamo che la legge prevede che, per lo svolgimento dei vari servizi previsti nei consultori, siano presenti operatori titolati e professionali e chiediamo anche come si pongano di fronte alle donne, ai bambini e agli uomini migranti lasciati morire in mare. Inoltre si deve operare con massima riservatezza, essendo i dati sanitari, configurati come dati 'particolari'

Per questo il Partito della Rifondazione Comunista sostiene ed appoggia la contestazione delle attiviste e degli attivisti di NUdM dei Castelli Romani, che dichiarano che: “la crociata fondamentalista dei movimenti per la vita è animata dall'odio per le donne. L'obiettivo non è la difesa della 'vita', un principio sacro quanto astratto, ma infiltrarsi nei nostri consultori laici, criminalizzare le donne per sottrarre loro potere e controllo sulla riproduzione e trasformarle in strumento procreativo.

Diciamo con fermezza No ai movimenti Pro Life nei consultori, movimenti che attaccano l’autodeterminazione delle donne e chiediamo che l’amministrazione di Frascati spieghi il perché della delega al monitoraggio dell’albo delle Associazioni a Gazzaneo, Presidente del Movimento per la Vita di Frascati. Chiediamo alla Regione Lazio di intervenire affinché vengano garantite le leggi in vigore e vigilare sulle arbitrarie interpretazioni della 194 e della legge che istitui i consultori.

Il consigliere Mirko Fiasco: "Aborto tema sensibile, il sindaco prenda posizione"

"Quanto verificatosi Sabato pomeriggio presso la Sala degli Specchi di Frascati sta diventando sempre più un grande tam tam mediatico. La tematica " aborto " è una tematica molto delicata così come il tema dell' eutanasia - lo dichiara il consigliere di opposizione Mirko Fiasco -  L' organizzazione che si definisce cattolica oltranzista ed è parte integrante della maggioranza con esponenti favorevoli all' aborto ed all' eutanasia, deve portare il Sindaco ad uscire allo scoperto e prendere una posizione molto chiara così come la componente di Sinistra che a sua volta si ritrova nella maggioranza un cattolico, oltranzista e trasformista.  Ancora una volta la città di Frascati si ritrova ostaggio di trasformisti con un Sindaco che non prende posizione".

Il senatore Dessì (M5s): "Un tema come l'aborto non va strumentalizzato"

"Ci sono tematiche e questioni che richiedono sensibilità e rispetto e vederle strumentalizzate da chi non ha alcun titolo, capacità o libertà di analisi per trattarle fa letteralmente schifo. Mi riferisco al convegno di sabato scorso nella sede del Comune di Frascati sul tema della vita, organizzato da un movimento che oggi si vanta di aver attivato le procedure per inviare propri “volontari” nei consultori e in altre strutture a 'sostegno' delle donne", entra a gamba tesa sul tema anche il senatore pentastallato di Frascati Emanuele Dessì.

"Ho il massimo rispetto umano per quelle mamme che, nella stragrande maggioranza dei casi, non vorrebbero mai trovarsi sul lettino di un ospedale per abortire: rispetto e vicinanza per quei papà che spesso devono condividere scelte dolorosissime. Grande rispetto umano e professionale per quei medici che 'per lavoro' devono concretamente procedere con una pratica che, certamente sancita dalla legge, immagino devastante per la psiche di ognuno.

Nessuno, tantomeno 4 uomini indottrinati dalla religione, ha però il diritto non solo di mettere bocca su queste scelte ma addirittura di arrogarsi il diritto fornire 'sostegno volontario', non meglio dettagliato, ma evidentemente di parte, a uomini e donne che stanno per compiere una scelta così difficile, tremenda.

Questa strumentalizzazione, ripeto, fa schifo ed è indegna e contro di questa ritengo lecita ogni forma di boicottaggio e contestazione. Non credo di sbagliare dicendo che nessuno degli uomini e delle donne coinvolte in vicende così intime abbia voglia di mettersi a parlare con un signor nessuno all’interno di un consultorio, è da folli solo pensarlo.

Provo altrettanto vergognoso che due dei 4 uomini al tavolo sabato pomeriggio fossero delegati esterni del sindaco, i signori Gazzaneo e Cammareri, e vorrei sapere se in questa veste sono stati chiamati ad occuparsi di tematiche così importanti e delicate. In questo caso mi aspetterei una presa di posizione netta da parte del Sindaco Mastrosanti e le immediate dimissioni dei due esponenti della maggioranza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Frascati: convegno pro-vita, blitz delle donne di "Non una di meno"

RomaToday è in caricamento