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Città Metropolitana: "No alla riforma che mina l’identità dei Castelli Romani"

"Non si va lontano se non si capisce che anche il territorio castellano è fonte di turismo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La soppressione della Provincia di Roma e la conseguente istituzione della Città Metropolitana di Roma sta creando vibranti polemiche che sembrano rincorrersi quotidianamente. Dopo la Conferenza dei Sindaci riunitasi a Palazzo Valentini Lunedì 1 Ottobre, un’altra riunione si è tenuta a Monte Compatri Giovedì 4 Ottobre con la presenza del Sindaco di Monte Porzio Catone, Luciano Gori, il Sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, il vicesindaco di San Cesareo, Massimo Mattogno, e il Presidente del Consiglio Comunale di Marino, Stefano Cecchi.

“Non ci stiamo alla graduale perdita di identità dei Castelli Romani – spiegano i primi cittadini qui menzionati e il Presidente del Consiglio Comunale di Marino – Non si va lontano se non si capisce che anche il territorio castellano è fonte di turismo. La Città Metropolitana ci sembra l’ennesimo carrozzone senza capo né coda. Non può un Governo Tecnico chiedere passi indietro senza un dialogo fattivo con gli Enti chiamati in causa. Non si impone bensì si costruisce. In questa riforma noi Sindaci castellani chiediamo due cose fondamentali: la designazione degli organi di rappresentanza con elezioni dirette e la ricerca di strumenti che mirino alla tutela delle caratteristiche peculiari dei Castelli Romani. Questo comunicato stampa è stato redatto con la collaborazione di tutti quei sindaci e delegati riunitisi il 4 Ottobre a Monte Compatri per far sentire la propria voce e chiedere maggior rispetto per un territorio ricco e vasto come i Castelli Romani”.

Nell’assemblea sopracitata tenutasi a Palazzo Valentini all’inizio della scorsa settimana si è evinta chiaramente la necessità di dialogo da parte dei Sindaci del territorio dei Castelli Romani al fine di elaborare un documento comune di proposta di modifica dell’art.18 del Dl 95/2012 convertito poi nella Legge 135/2012.

“Roma non può permettersi di fagocitare le nostre cittadine – concludono. – Il nostro folklore, le nostre tradizioni, la nostra economia non può sbiadire. Anzi. Deve rafforzarsi proprio con l’aiuto della Capitale. Facciamo della proposta della Città Metropolitana un mezzo per crescere, non per depotenziarci”.

Comunicato stampa congiunto a firma del Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, del Sindaco di Monte Porzio Catone, Luciano Gori, del Sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, del vicesindaco di San Cesareo, Massimo Mattogno, e del Presidente del Consiglio Comunale di Marino, Stefano Cecchi.
 

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