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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Castelli Romani: eternit abbandonato, fenomeno in crescita

L'ente Parco dei Castelli Romani denuncia l'esponenziale crescita del fenomeno dell'abbandono di eternit in discariche abusive all'interno dell'area protetta e invita a rivolgersi per lo smaltimenti ai gestori ambientali autorizzati

Alcune settimane fa un cittadino aveva documentato in un video l'abbandono di eternit a ridosso del Lago Albano nel cuore del Parco dei Castelli Romani.

Proprio l'ente Parco ha denunciato come il fenomeno dell'abbandono di manufatti in cemento e amianto è in forte e preoccupante crescita: sono decine le segnalazioni inoltrate dai Guardiaparco dei Castelli Romani ai Comuni di competenza, tanto da far parlare di una vera e propria emergenza.

La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto, che normalmente sono legate alla malta cementizia, e i maggiori rischi si presentano nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti, viene meno la funzione del legante. Per questi motivi le coperture, o altri manufatti in buone condizioni, possono rimanere al loro posto, anche perché non esiste un obbligo di legge che ne imponga la rimozione.

Solo in caso di manutenzioni o rimozioni i manufatti in eternit necessitano di attenzioni particolari ma sono sempre di più le persone che, non sapendo valutare il grado di integrità dei propri manufatti, decidono di liberarsene.

Bonificare da soli un manufatto in eternit è un'operazione pericolosa, perché è proprio nell'atto della bonifica che c'è la forte probabilità di liberazione di particelle di amianto nell'aria. I rifiuti in eternit devono essere conferiti in discarica autorizzata e non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento, eccetera. L'abbandono dei rifiuti è punibile con sanzioni amministrative e, in alcuni casi, diventa reato penale.
 

Eternit nel Parco dei Castelli Romani

 

“Esistono delle procedure di smaltimento – spiega il commissario straordinario, Matteo Mauro Orciuoli – che permettono di bonificare in tutta sicurezza i manufatti, e ci sono ditte specializzate, iscritte in un apposito Albo istituito dal Ministero dell'Ambiente, che garantiscono il pieno rispetto delle regole. Il Parco, oltre a svolgere una costante attività di segnalazione e messa in sicurezza dei siti interessati dall'abbandono di materiali pericolosi, sta lavorando ad una nuova sezione informativa, che troverà posto sul sito Internet, con tutte le notizie utili al cittadino, per mettere tutti nelle condizioni di sapere cos'è l'eternit, a chi rivolgersi per avere una valutazione del grado di pericolosità e per bonificare i propri manufatti”.

Solo rivolgendosi a ditte iscritte all'Albo nazionale dei Gestori Ambientali si ha la garanzia della corretta rimozione dei manufatti e dello smaltimento degli stessi in siti specializzati. Le ditte iscritte all'Albo devo infatti rilasciare obbligatoriamente al cittadino una certificazione attestante la regolarità delle operazioni, svolte sotto la supervisione dall'Azienda Sanitaria Locale.
 

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