Ariccia: giunta troppo litigiosa, il sindaco Di Felice ritira le deleghe
Ecco di personalismo e conflitti fra gli assessori: con queste motivazioni il sindaco di Ariccia Roberto Di Felice ha azzerato stamane la sua giunta ritirando tutte le deleghe agli assessori
Nella giornata dei risultati elettorali, il Comune di Ariccia è in fibrillazione per la decisione del sindaco Roberto Di Felice di azzerare la sua giunta e ritirare tutte le deleghe ai suoi assessori Enrico Indiati, Carla Gozzi, Elisa Refrigeri ed Emilio Tomasi.
Nel suo decreto pubblicato nell'albo pretorio comunale il primo cittadino ariccino non usa mezzi termini: la giunta è troppo litigiosa e conflittuale per questo la scelta di ripartire da zero con il ritiro di tutti gli incarichi.
"Negli ultimi tempi è emerso non raramente che tra i vari membri della giunta comunale vi è un rapporto conflittuale che compromette il buon andamento dell’attività amministrativa e che alcuni assessori, nello svolgere le funzioni riguardanti le materie a loro delegate, hanno più volte fatto registrare comportamenti eccessivamente personalistici contrastanti con la necessità di tenere salda e preminente la collegialità e l’armonia della giunta comunale e oltrepassanti il limite delle loro competenze", si legge nel testo del documento.
I comportamenti degli assessori hanno influito negativamente sull'attività amministrativa: "Gli stessi comportamenti si sono ripercossi a volte sulla speditezza ed efficacia dell’attività di alcuni uffici e servizi nonché sulla serenità dei dipendenti comunali incardinati negli stessi, costringendo il sottoscritto a intervenire per ricomporre un normale clima lavorativo", continua il Sindaco Di Felice che sentito i consiglieri comunale ha ritenuto doveroso revocare gli incarichi assessorili "al fine di ricostituire una giunta comunale che, in maniera coesa e armonica, consenta, ancor meglio di quanto fatto finora, la spedita realizzazione degli obiettivi fissati nelle linee programmatiche riguardanti le azioni e i progetti da attuare nel restante corso del mandato amministrativo".