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Un corridoio ecologico dall'Appia Antica ai Castelli Romani: in Regione arriva la proposta di legge

Inglobare due aree archeologiche per consentire l'unificazione del parco dei Castelli Romani con quello dell'Appia Antica: ecco la proposta

Ampliare il parco dei Castelli Romani per consentirne l’unificazione con quello dell’Appia Antica. I consiglieri Marco Cacciatore e Marta Bonafoni, dopo aver ottenuto il via libera dal Consiglio regionale all'istituzione di un corridoio verde di congiunzione tra i due parchi, si sono spinti oltre. Ed hanno elaborato una proposta di legge regionale destinata a creare un grande sistema naturalistico archeologico tra Roma ed i Castelli.

Un parco da Caracalla ai Colli Albani

Verrebbe così a crearsi un grande parco “che va da Caracalla a Monte Cavo, come l’aveva sognato Antonio Cederna - ha spiegato Marta Bonafoni (ListaZingaretti) - l'area di circa 700 ettari che proponiamo di integrare nel Parco dei Castelli é un elemento di cerniera tra le due aree protette”. Finirebbe per rafforzare sia la connessione ecologica tra le due aree che la loro funzione in chiave archeologica. La proposta di legge punta anche a migliorare
l’accessibilità e la mobilità sostenibile fra le due aree.

Le aree da includere 

“Nello specifico l'ampliamento prevede l'inserimento all'interno del Parco dei Castelli Romani di due aree importanti sotto il profilo archeologico, naturalistico e paesaggistico quali l'antica città di Bovillae (Comune di Marino), e la Tenuta di Mura dei Francesi (Comune di Ciampino)” ha chiarito il consigliere Marco Cacciatore (EuropaVerde).

Le due aree archeologiche

L’area archeologica della Tenuta del Muro dei Francesi ospita la villa di Messalla, al cui interno sono state rinvenute monumentali statue che contribuivano alla rappresentazione scultorea del mito di Niobe. Ma nel suo perimetro è compreso anche un portale seicentesco, antichi casali e storici uliveti e vigneti. L’altra area archeologica che andrebbe inserita nel parco, è quella dell’antica città di Bovillae, un complesso che comprendeva un teatro, un sacrario, un circo equestro, un mausoleo più una serie di cisterne d’acqua e di acquedotti.

La salvaguardia del territorio

Una buona parte delle aree alle pendici dei Castelli, ha ricordato Bonafoni “sono già sottoposte a tutela paesaggistica dal Decreto di vincolo recentemente confermato dal TAR del Lazio”. L'unione dei Parchi, oltre a garantire la tutela delle aree verdi e la salvaguardia del paesaggio, ha sottolineato Cacciatore “metterebbe finalmente la parola fine ad ogni possibilità di insediamento che non rispetti la vocazione di quei territori”. Il sogno di Cederna, il padre spirituale del parco  dell'Appia Antica, con l'annessione delle due aree archeologiche, rischia  davvero per realizzarsi

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