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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rocca di Papa: sabotata la gara nazionale di mountain bike, chiodi sul percorso

La gara finale del campionato nazionale di Enduro, una specialità della Mountain Bike, svoltasi domenica a Rocca di Papa poteva non svolgersi: trovate nascoste tra le foglie del percorso tavole pene di chiodi

Alex Lupato e Laura Rossin si sono riconfermati campioni italiani di mountain bike nella specialità enduro. Teatro della loro vittoria sono stati domenica scorsa, 8 giugno, i boschi di Rocca di Papa e di Monte Cavo dove era in calendario l'ultima prova del campionato italiano.

Fin qui la notizia di una vittoria sportiva non può che far piacere, ma i due campioni italiani avrebbero potuto non disputare la gara e correre seri pericoli se non fossero grazie ai sopralluoghi pregara scoperte lungo il percorso una serie di tavole chiodate nascoste tra il fogliame boschivo. Un vero e proprio sabotaggio della gara. Molto probabilmente ignoti nella notte hanno piazzato le tavole con l'intento mirato di evitare o rendere difficile il percorso della gara con tanto di spostamento delle indicazioni.

Dai siti tematici specializzati come MTB MAG si apprende che diversi sono stati gli "ostacoli" che gli atleti hanno trovato sul loro percorsi di gara: addirittura persone a cavallo lungo il percorso che hanno determinato uno stop alla gara. Gli investigatori stanno portando avanti le indagini anche se a caldo il primo pensiero del sabotaggio è andato a possibili gruppi ambientalisti piuttosto estremisti che vedono di cattivo occhio le gare di mountain bike nei percorsi boschivi di Rocca di Papa, area protetta del Parco dei Castelli Romani.

Sulla questione è intervenuto il sindaco di Rocca Di Papa, Pasquale Boccia, che si è detto rammaricato per l'accaduto nonostante gli sforzi dell'amministrazione di coniugare la tutela dell'ambiente con la fruibilità dei percorsi boschivi anche a livello sportivo.

“Non possiamo che rammaricarci per quanto è accaduto durante lo svolgimento del Campionato Italiano di Enduro ospitato dalla nostra città - ha dichiarato il primo cittadino - I gravi episodi verificatesi ledono l’immagine della città e il lavoro di quanti si sono adoperati per lo svolgimento di una competizione che ha richiamato sportivi da tutta Italia".

Come spiegato dal sindaco l'organizzazione della gara è stata complessa proprio per garantire la tutela dei boschi: "A seguito dei numerosi incontri e dei sopralluoghi effettuati lungo i percorsi, per permettere lo svolgimento della gara nei limiti del rispetto e della tutela del nostro patrimonio boschivo, abbiamo cercato fino alla fine di armonizzare le esigenze degli organizzatori e le prescrizioni del Parco dei Castelli romani, giungendo a regolamentare una competizione che ha avuto massicci riscontri anche per le strutture ricettive del territorio".

Presto dovrebbe essere adottato un regolamento proprio sull'uso dei sentieri boschivi: " E’ in piedi il tavolo di lavoro tra Comune, Parco e Soprintendenza per regolamentare la fruizione dei sentieri boschivi e per donare alla città un bosco sicuro, protetto e aperto a chiunque voglia fruirne nel rispetto più assoluto, valorizzandone tutte le potenzialità. Voglio quindi ringraziare chi ha lavorato in questa occasione e chi continua a farlo per il bene di Rocca di Papa, non lasciandosi scoraggiare da quanto accaduto. Rocca di Papa non può e non merita di essere identificata con atti simili e stiamo predisponendo tutta la documentazione del caso per sporgere denuncia”, conclude il sindaco Boccia.

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