La presidente della Regione Lazio Renata Polverini nella giornata di ieri, insieme all'assassero all'assessore all'ambiente Marco Mattei e il commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani, Matteo Orciuoli, ha effettuato un soprallugo di persona a Rocca Priora, uno dei Comuni dei Castelli più colpiti dai disagi della neve.

Gravi problemi anche per la viabilità, per i tanti rami di alberi che hanno ceduto sotto il peso della neve e che si sono abbattuti su strade, auto e marciapiedi, con difficoltà per chi, rimasto imprigionato in casa, non è potuto uscire per ore. Fra i casi più delicati da segnalare le situazioni di persone anziane impossibilitate a muoversi, e di una donna incinta che ha chiesto aiuto per liberare la strada che avrebbe dovuto percorrere per raggiungere l'ospedale.

I Guardiaparco nelle ore trascorse hanno lavorato accanto a tutte le forze intervenute e alla Protezione Civile per rimuovere i rami caduti, spalare la neve e spargere il sale, sul posto anche il Comandante dei Guardiaparco, Carlo Grillo, che dall'inizio dell'emergenza ha garantito la presenza delle pattuglie là dove le situazioni erano più critiche: “Siamo a Rocca Priora con tre pattuglie, stiamo lavorando senza sosta per liberare le strade: siamo in tanti ma la neve è davvero abbondante, chiediamo a chiunque sia armato di buona volontà e di una pala di darci una mano, soprattutto perché si prevedono nuove nevicate nelle prossime ore”.

Sull'emergenza neve secondo Renata Polverini i dati della protezione civile non hanno permesso di preparare adeguatamente il piano di emergenza: "Purtroppo i dati in possesso alla Protezione civile non erano del tutto corrispondenti alla situazione che abbiamo riscontrato a Rocca Priora sulla mancanza di energia. Ci siamo immediatamente attivati per potenziare e accelerare l'intervento dei tecnici Enel e ho chiesto anche al prefetto Pecoraro di intervenire in supporto, per risolvere quanto prima la situazione. Ho anche chiesto ai sindaci, a cominciare da quello di Rocca Priora, di aprire locali pubblici, come scuole o palestre, che abbiano luce e riscaldamento per le famiglie che vogliano temporaneamente trovare riparo in attesa che sia completamente ripristinata la corrente elettrica".