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Nemi: terminato il restauro della muratura arcaica del tempio di Diana

Il Comune di Nemi presenterà i lavori restauro conservativo della muratura arcaica inglobata nel podio del Tempio di Diana, nella parte più antica del ritrovamento risalente al V secolo aC

Il comune di Nemi torna protagonista nel panorama archeologico e storico dei Castelli Romani, questa volta a destare l'interesse degli studiosi non è il mistero delle navi nascoste sotto il lago, ma i risultati della campagna di scavo archeologico 2017.

Oltre ottanta gli archeologi provenienti dalle più importanti Università Europee, coordinate dall’università di Perugia,  che hanno avuto l’opportunità di  partecipare con lustro  alla campagna 2017 di scavo, studio e valorizzazione del Tempio di Diana a Nemi, uno dei santuari più grandi del Lazio e tra i più grandi d’Europa e riferimento di culto più importante dell’epoca preromana.

In particolare occhi puntati sul restauro conservativo della muratura arcaica inglobata nel podio del Tempio di Diana, la parte più antica del ritrovamento risalente al V secolo aC, quando il santuario era la sede della lega dei Latini che combattevano contro Roma

L’intervento affidato dal Comune di Nemi al restauratore Roberto Civetta, ha proposto il restauro mediante operazioni di messa in sicurezza del muro, mentre alcune parti pericolanti sono state consolidate nella posizione originaria.

"L’area archeologica in questione ha risentito della forte mancanza di finanziamenti, ma pur con queste difficoltà l’amministrazione Comunale – dichiara  il sindaco di Nemi Alberto Bertucci -  ha puntato alla valorizzazione dell’area iniziando a finanziare alcuni interventi di restauro ai fini di una apertura al pubblico".

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