Nemi: l'Archeoclub presenta il progetto di recupero del centro storico

Come recuperare il centro storico del borgo di Nemi carico di storia e di bellezze paesaggistiche? Una possibile risposta a questa domanda verrà fornita dall'Archeoclub ariccino-nemorense che apre la stagione di confenze il prosismo 14 novembre proprio con un dibattito sul recupero del borgo della città dello specchio di Diana.

La conferenza vede ospite il giovane architetto Carlo Testana, dottore di ricerca presso l'Università La Sapienza di Roma, che nelle sue ricerche accademiche ha approfondito la conoscenza del borgo antico di Nemi, mettendolo in relazione con il bacino lacustre applicando il modello GIS.

Il GIS non è altro che un sistema informativa territoriale attraverso cui è possibile analizzare, rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano sul territorio e studiarli attraverso grafici, statistiche e banche dati.

Lo studio interdisciplinare del giovane architetto combina urbanistica, struttura geomorfologica, ambiente, aspetti antropologici, e nel quale emergono l’importanza del paesaggio, il sistema delle acque con i cunicoli per la captazione delle sorgenti e l’emissario del lago di Nemi del VI sec. a.C, gli aspetti storico-archeologici legati alla sacralità del bosco il cosiddetto nemus Aricinum, al culto di Diana e alle navi dell’imperatore Caligola, che costituiscono un profondo legame tra le popolazioni
locali e i tesori del passato sino a raggiungere le testimonianze dei viaggiatori del Grand Tour, saranno ripresi nella conferenza, organizzata dall’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense,

Presente all'incontro anche Emanuele Loret dell'università di Tor Vergata che illustrerà inoltre il Sistema Territoriale UrbanGis, integrando le immagini ed i dati provenienti dai satelliti con le informazioni cartografiche storiche ed i rilievi sul campo.