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I Guardiaparco al lavoro contro la piaga dell'abbandono dei rifiuti

Ancora tante le segnalazioni inviate dai Guardiaparco ai Comuni, in merito all’abbandono di rifiuti sul territorio. Dai primi di maggio ad oggi, nelle quotidiane attività di vigilanza, sono stati individuati diversi siti dove sono stati riversati rifiuti di ogni tipo

Oramai l'abbandono dei rifiuti nei boschi dei Castelli Romani è una vera e proprio piaga: sono ormai quotidiane le segnalazioni dei guardiaparco ai comuni maggiormente interessati da questa pratica incivile ai danni dell'ambiente. Un fenomeno senza sosta che interessa per di più i comuni di Monte Compatri, sia nella zona di San Silvestro che in località Molara; il versante di Tuscolo che rientra nel Comune di Grottaferrata; Rocca di Papa su via dei Laghi e via dei Principi; Rocca Priora.

Non solo rifiuti urbani quelli rinvenuti (spesso abbandonati da chi non intende differenziare i rifiuti con il porta a porta ormai attivo in tutti i Castelli Romani), ma anche ingombranti, rifiuti inerti da ristrutturazioni domestiche, pericolosi e costosi da smaltire come l’amianto, senza contare i fuochi accesi a ridosso delle aree verdi per bruciare resti di mobili.

"Una criticità, quella legata all’abbandono dei rifiuti nelle strade e nei boschi che sembra non avere fine, soprattutto con l’avvento della raccolta differenziata, in un territorio dove la densità demografica è molto elevata - si legge in una nota diffusa dall'Ente Parco dei Castelli Romani - Una vera e propria piaga difficile da contrastare anche per le amministrazioni comunali, costrette ad effettuare continue bonifiche dei luoghi segnalati con costi aggiuntivi, che vanno a pesare sui contribuenti che la differenziata la fanno correttamente, pagando le tasse".

Un danno contro l'ambiente, ma anche all'immagine dei Castelli Romani: purtroppo vere e proprie discariche a cielo aperto danno bella mostra di sé nelle strade che dalla Capitale portano verso i comuni castellani.         

“Continuare a sensibilizzare è sicuramente la strada da seguire – commenta il presidente dell’Ente Parco, Sandro Caracci – affinché le prossime generazioni possano crescere migliori, nel rispetto dell’ambiente e con quel senso civico che oggi manca a tanti. Il Parco continua a dare il proprio contributo e sostegno ai Comuni ma serve la collaborazione di tutti, per segnalare e denunciare chi non conferisce i rifiuti in discarica”.

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