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Nemi: nuova campagna di scavi nel santuario di Diana Nemorense

Due mesi di scavi che completeranno degli studi già avviati nell'800: questo il lavoro che verrà portato a termine da 28 archeologici dell'istituto Uomo e Territoiro

Gli studenti della facoltà di lettere di Perugia e la Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio hanno avviato una nuova campagna di scavo nel santuario di Diana Nemorense di Nemi. A effettuare i lavori   28 archeologi dell'Istituto Uomo e Territorio che si occuperanno materialmente dello scavo, sotto la supervisione del Prof. Paolo Braconi e della collega Francesca Diosono.

Il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha accolto gli studiosi pronti a valorizzare un sito archeologico tra i più suggestivi dei Castelli Romani: "Siamo lieti di ospitare questi valenti ricercatori  giacché porteranno avanti un'opera che s'inserisce nel progetto di valorizzazione dell'inestimabile patrimonio storico, archeologico e culturale di tutta la Valle del Lago, opera in cui quest'amministrazione è costantemente impegnata".

La campagna di scavo arriva con la riccorrenza del millenario della nascita dell'imperatore romano Caligola di cui restano i resti della sua villa e intende portare a completamento l'analisi dello scavo avviata già nell'800, ma senza le tecnologie odierne. L'avvio degli scavi arriva dopo una serie di polemiche sorte su alcuni giornali locali dopo che era stato diffuso un video in cui si vedeva un agricoltore di zona distruggere una strada romana appena ritrovata nel suo terreno, senza intervento degli enti proposti alla tutela dei beni archeologici di un territorio ricco di storia come Nemi.

 

 

 

 

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