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Nemi: rinvenuti i documenti del recupero delle navi romane negli Anni 30

Nei giorni scorsi sono stati rinvenuti una serie di documenti inediti gelosamente conservati nell'archivio dell'Istituto Nazionale di Archeologia e storia dell'arte di Piazza Venezia a Roma

Rinvenuti all’Istituto Nazionale di Archeologia e storia dell’arte di Piazza Venezia a Roma importanti documenti inediti relativi al recupero delle navi romane nel Lago di Nemi negli anni Trenta.

Tra i tanti documenti e foto rinvenuti anche un pezzo unico: un blocchetto di appunti autentico e scritto a mano da uno degli ingegneri che durante i lavori di recupero delle navi ha disegnato con un pennino lo scafo della nave.

Nei giorni scorsi una delegazione del Comune di Nemi composta dal sindaco di Nemi Alberto Bertucci, da Giuseppina Ghini già Direttore del Museo delle Navi romane, da Natoli Umberto e dall’archeologa Sara Scarzelletta ha visionato i documenti rinvenuti nell'archivio storico, che raccontano di una parte importanete della storia di Nemi dal 1928 in poi.

"Una scoperta rara nel suo genere - ha dichiarato il sindaco Bertucci -, che arricchisce ancora di più il patrimonio storico di Nemi. Inoltre l’Amministrazione sta lavorando nel raggiungimento di un accordo con l’Istituto per avere una copia dei documenti in formato  digitale e renderli così fruibili alla collettività".

"Ricordo – ha aggiunto il sindaco Alberto Bertucci - che il recupero delle navi è stata una grandiosa opera di alta ingegneria italiana, unica nel suo genere, che ha coinvolto le più grandi industrie dell’epoca attraverso le quali si è provveduto al prosciugamento del bacino del lago per recuperare le due nave imperiali che l’imperatore Caligola aveva fatto costruire sul bacino lacustre".

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