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Nemi: in crisi la giunta comunale guidata da Cinzia Cocchi

Nel piccolo comune di Nemi è in crisi la giunta comunale guidata da Cinzia Cocchi. Oggi i consiglieri di minoranza e parte della maggioranza hanno rassegnato le dimissioni

Nel comune di Nemi, uno dei più piccoli dei Castelli Romani, si è aperta la crisi nella giunta comunale guidata da Cinzia Cocchi. Questa mattina alle ore 11 i quattro consiglieri di minoranza facenti riferimento al Partito Democratico, Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista insieme a tre consiglire comunali della maggioranza dell'UDC hanno rassegnato le dimissioni mettendo in minoranza l'attuale amministrazione comunale.

L'annuncio ha fatto il giro del web tramite i profili sui social network dei partiti e degli esponenti politici della cittadina che hanno annuciato le dimissioni e la crisi della giunta di Nemi.


In una nota di stampa della lista "Insieme per Nemi" si leggono le motivazioni che hanno portato alla crisi della giunta, crisi dovuta al doppio gioco dell'UDC e del gruppo guidato dal triio dei consiglieri dimissionari Libanori, Bertucci e Palazzi: "Dal primo momento gli interessi di parte sono stati anteposti alla buona amministrazione in favore della cittadinanza. Cinzia Cocchi ha messo tutte le risorse di donna paziente e responsabile per salvaguardare la trasparenza nel nostro Comune affrontando due anni di forzature ed imposizioni, come ad esempio la nomina del responsabile dell’Ufficio Tecnico, pupillo del binomio Libanori-Bertucci. L’onestà e la tutela della legalità sono sempre state il principio ispiratore di questa Amministrazione e non sono state, né mai lo potranno essere, oggetto di negoziato".

"La revoca della nomina e degli incarichi al Vicesindaco Bertucci sono un atto di cui questa maggioranza va fiera, fatto a tutela del principio di legalità che ha ispirato e ispira il nostro lavoro - continua la nota - Ci auguriamo che i consiglieri Bertucci, Libanori e Palazzi sappiano dare le giuste spiegazioni all’elettorato e ai cittadini del loro tradimento. L’aver rassegnato le dimissioni, unitamente ai consiglieri di estrema sinistra, determinando così la caduta della giunta Cocchi, è un gesto da irresponsabili e del quale dovranno rispondere oltre che cittadinanza tutta e a quei dipendenti comunali che, da precari, ne subiscono le conseguenze".

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