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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il 5 ottobre le elezioni della Città metropolitana: che fine faranno i Castelli Romani?

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha indetto le elezioni per il consiglio della città metropolitana si terranno il prossimo 5 ottobre

Il prossimo 5  ottobre nascerà ufficialmente la nuova Città Metropolitana che in sostituzione della vecchia Provincia riunirà tutti e 121 i comuni e sarà presieduta di diritto dal sindaco di Roma Capitale. Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha così indetto le elezioni per il Consiglio  della Città metropolitana che sarà composto da 24 consiglieri in carica per 5 anni, eletti da e trai consiglieri e sindaci dei comuni ricompresi nel nuovo ente locale.

Con la città metropolitana che fine faranno i Castelli Romani? Tutti i comuni manterranno la loro indipendenza e i loro sindaci, ma ora la gestione delle macrotematiche sarà decisa di concerto con il sindaco di Roma e proprio il forte squilibrio trai piccoli comuni e la Capitale è al centro delle critiche dei sindaci soprattutto per alcuni temi scottanti come quella dei rifiuti.

“Così come è strutturata la Città metropolitana – ha commentato per esempio Marco De Carolis sindaco di Monte Compatri – è evidente che l’equilibrio della rappresentanza tra i cittadini della Capitale e quelli dei Comuni limitrofi è ampiamente sbilanciata a favore dei primi, considerando che l’assemblea sarà composta da 24 consiglieri di cui 11 che arrivano direttamente dal Campidoglio”.

“Di fatto – continua De Carolis– la visione resta romanocentrica, con la Capitale che decide non solo dei problemi romani ma anche di quelli della provincia, mentre noi saremmo svuotati dei nostri poteri: un intervento di ingegneria costituzionale che non produce la giusta rappresentatività. Rischiamo di diventare la pattumiera di Roma per quanto riguarda i rifiuti o una nuova zona da cementificare con i regolamenti urbanistici”.

Fabio Silvagni sindaco di Marino ha criticato l'idea che il sindaco di Roma possa accentrare a sé tutti i poteri: “Il solo sentire parlare di ‘supersindaco’ di Roma ci fa sentire cittadini di periferia e questo i cittadini di Marino non possono accettarlo".

Critico seppur aprendo una strada di dialogo è stato il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini in occasione del dibattito convocato in Campidoglio lo scorso mese di luglio: “Se ben attuata, l'area metropolitana può essere un'opportunità di sviluppo economico ma devono essere riconosciute le specificità dei territori come i Castelli Romani”.

“Vorremmo concordare le scelte politiche che verranno fatte, non subirne le conseguenze: penso alla questione rifiuti, impensabile che vengano costruiti inceneritori o discariche ai Castelli per smaltire l'immondizia della Capitale, o che non vengano rispettate le nostre scelte in tema ambientale e di tutela del territorio”, aveva sottolineato il primo cittadino di Genzano.

Il dibattito è aperto e sicuramente alcuni temi importanti come i trasporti, i rifiuti e l'acqua dovranno essere affrontati con spirito collaborativo con tutte le speficità dei territori e dei comuni più grandi come di quelli più piccoli.

 

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