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Rocca di Papa: salvare i castagni dal Cinipide? La speranza in un fungo

Alcuni produttori di castagne ci scrivono per diffondere alcuni studi e ricerche sulla lotta al Cinipide da Castagno che sta distruggendo le produzioni di questo frutto autunnale

Lo scorso sabato Rocca di Papa è stata scenario di un convegno sulle potenzialità economiche, industriali e gastronomiche del castagno, una ricchezza per un territorio che ha una grande estensione boschiva. Nonostante i relatori di pregio e le buone intenzioni da parte dell'amministrazione comunale, il convegno si è fermato per lo più sul lato teorico, non toccando alcuni aspetti reali e le problematiche dei produttori del settore della castanicoltura da frutta.

E' la critica questa rivolta da alcuni produttori di castagne che hanno scritto una lettera al nostro giornale, chiedendo di dare spazio anche agli studi e le ricerche di Ferruccio Romano Schiavella, castanicolture, che ha portato avanti alcune ricerche suuna particolare spora funginea che stando agli esperimenti condotti riesce a debellare gran parte della proliferazione del  Cinipide del Castagno, ovvero l’insetto che sta facendo tremare i produttori di castagne e di legno di castagno e sta colpendo molti boschi. Nelle zone in cui è stato utilizzato il fungo Castanea si è riscontrata una ripresa rigogliosa della vegetazione. Purtroppo a questa ricerca non si è dato spazio nel convegno di Rocca di Papa che poteva essere occasione di divulgazione e conoscenza.

Certo è che la crisi della produzione delle castagne deve trovare soluzione da nuovi studi e nuove ricerche, anche in un diverso modello organizzativo della produzione e ogni nuovo apporto scientifico è una ricchezza da prendere in considerazione.

 

 

 

 






 

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