Da Monte Compatri a Nemi un No unanime alla Città metropolitana

L'istituzione della Città Metropolitana continua ad alimentare il dibattito istituzionale in tutti i paesi dei Castelli Romani e dopo le critiche mosse dai comuni di Castelgandolfo, Rocca di Papa e Velletri con addirittura la proposta di indire un referendum sulla questione, anche altre realtà del territorio  sollevano critiche e opposizioni verso il nuovo assetto della provincia di Roma.

Lo scorso quattro 4 ottobre a Monte Compatri si sono incontrati insieme al sindaco Marco De Carolis anche i sindaci di Monte Porzio Catone, Nemi, il vicesindaco di  San Cesareo con la partecipazione del Presidente del Consiglio Comunale di Marino, Stefano Cecchi.

“Non ci stiamo alla graduale perdita di identità dei Castelli Romani – dicono i primi cittadini dei tre comuni dei Castelli Romani – Non si va lontano se non si capisce che anche il territorio castellano è fonte di turismo. La Città Metropolitana ci sembra l’ennesimo carrozzone senza capo né coda. Non può un Governo Tecnico chiedere passi indietro senza un dialogo fattivo con gli Enti chiamati in causa".

I sindaci Marco De Carolis, Luciano Gori e Alberto Bertucci puntano il dito sulla scarsa partecipazione degli enti locali nel processo di riforma della Provincia di Roma: "Non si impone bensì si costruisce. In questa riforma noi Sindaci castellani chiediamo due cose fondamentali: la designazione degli organi di rappresentanza con elezioni dirette e la ricerca di strumenti che mirino alla tutela delle caratteristiche peculiari dei Castelli Romani".

Nelle prossime settimane sarà importante che tutti i sindaci dei Castelli Romani inizino un dialogo proficuo per elaborare una proposta comune di riforma della legge che istituisce la città metropolitana.