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San Raffaele di Monte Compatri: la nuova struttura a rischio chiusura

Non è trascorso neanche un anno dall'apertura della clinica San Raffaele di Monte Compatri aperta a posto di quella di Velletri e già si parla di una sua chiusura come annunciato ieri dal gruppo Tosinvest

E' operativa da nemmeno un anno e già ne è stata annunciata la chiusura: la struttura del San Raffaele di Monte Compatri inaugurata in pompa magna da Renata Polverini e dagli amministratori locali lo scorso marzo ha un destino travagliato come tutte le cliniche del gruppo Tosinvest in totale fallimento che ieri ha annunciato di abbandonare la sanità del Lazio per i mancati pagamenti da parte della Regione e della Giunta Polverini. La clinica Villa Lucia di Monte Compatri rientra nelle 13 strutture che la Tosinvest dismetterà nel giro di 48 ore.

La struttura sanitaria di Monte Compatri è stata aperta in sostituzione della clinica di Velletri, chiusa illegittimamente da un decreto regionale come attestato dal tribunale amministrativo del Lazio, e ha visto il trasferimento di tutto il personale sanitario e i pazienti della struttura veliterna.

Nei pochi mesi di apertura la situazione della clinica monticiana è sempre stata travagliata: i lavoratori dopo aver scongiurato la perdita del posto di lavoro con la chiusura della struttura di Velletri dal mese di giugno ricevono i pagamenti degli stipendi in estremo ritardo e ogni volta devono mettere in atto proteste e scioperi per vedersi ricosciuto il frutto del loro lavoro. Della questione se ne era occupata anche l'amministrazione comunale di Monte Compatri chiedendo che gli stipendi fossero pagari a tempo debito.

Intanto il Comitato in difesa del San Raffaele che riunisce tutti i lavoratori sanitari e non delle cliniche dei fratelli Angelucci ha annunciato una serie di proteste a oltranza per difendere la loro dignità di lavoratori  contro la Regione Lazio: " Le menzogne somministrateci dalla Presidente Polverini stanno cancellando le nostre certezze ovvero il posto di lavoro ed il diritto all’assistenza. Quindi, vista la gravità della situazione e la ristrettezza dei tempi, il Comitato ha convocato per domani mattina una riunione tra i Coordinatori delle diverse Sezioni, per definire le iniziative di protesta ad oltranza da porre in essere in assenza di novità positive".

 

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