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Albano, Paola Iori morì per infarto e non per omicidio: scagionata dopo 3 anni la badante romena

Paola Iori morì per un infarto iniziato qualche ora prima del ritrovamento: questo il risultato della perizia che scagiona Vasilica Adriana Iacob la badante accusata di omicidio e che è stata scarcerata

processiUna perizia scagiona Vasilica Adriana Iacob dall'accusa di omicidio nei confronti di Paola Iori: la donna di 81 anni trovata morta nella sua abitazione di Albano nel gennaio 2008, non morì perché aggredita dalla badante romena, ma a causa di un infarto i cui 'segni' iniziali si erano avuti già qualche ora prima del ritrovamento del corpo.

La donna, badante assunta 15 giorni prima di quel tragico evento, era stata condannata in primo grado dalla Corte d'assise di Frosinone, a 14 anni di carcere
Dopo questi risultati, i giudici della Corte d'assise d'appello di Roma hanno assolto perché il fatto non sussiste Vasilica Adriana Iacob, 41 anni, di Botosani. Oggi, è stato lo stesso pg Sergio Castaldo a chiederne l'assoluzione. E i giudici d'appello ne hanno disposto anche la scarcerazione.

Vasilica Adriana Iacob era stata processata per omicidio volontario. Era il 7 gennaio 2008 quando i carabinieri di Albano furono chiamati dall'ospedale dopo che un'anziana era giunta cadavere e con segni di violenze sul corpo. A casa della donna, i militari, oltre al figlio e alla sua convivente, trovarono la badante romena, che apparve loro agitata e ubriaca, ma anche numerose macchie di sangue. Secondo le indagini, quella sera, il figlio dell'anziana donna aveva ricevuto una telefonata dalla Iacob che diceva che l'anziana era morta. Di qui la decisione di avvertire il 118. L'anziana, secondo quanto si apprese, qualche giorno prima aveva confidato al figlio di avere avuto una discussione con la badante e che aveva ricevuto anche offese verbali.

Poi la svolta processuale:  nel corso del processo d'appello, i giudici hanno ritenuto opportuno affidare al professor Giulio Sacchetti, medico legale dell'Università di Roma Tor Vergata, il compito di accertare cause e mezzi che provocarono la tragedia. Oggi, il risultato: Paola Iori morì per un infarto iniziato qualche ora prima del ritrovamento; molte delle ecchimosi e delle lesioni sul suo corpo non sono contestuali alla morte e si possono addirittura retrotadare; altre lesioni invece furono causate dalla caduta a terra quando ebbe l'infarto e dalle manovre rianimatorie fatte dai soccorritori. Da ciò, l'assoluzione di Vasilica Adriana Iacob, che, alla lettura del dispositivo, è scoppiata a piangere, accasciandosi prima sulla sedia e poi abbracciando il suo avvocato.
 

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