rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Albano Albano Laziale / Via Roncigliano

Albano, inceneritore: il Tar sospende lo stop ai finanziamenti

Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal Coema dell'atto che ha annullato la convenzione Coema–GSE di giugno 2009 in cui si prevedevano 500 milioni di fondi pubblici per l'inceneritore di Roncigliano

La storia della costruzione dell'inceneritore di Roncigliano è veramente infinita, mentre il magnate dei rifiuti del Lazio Manlio Cerroni è sottoposto a processo dall'altro lato il Tar Lazio con un'ordinanza ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal consorzio Coema dell'atto che ha annullato la convenzione preliminare tra Coema stesso e il GSE (Gestore del sistema elettrico) e con cui si stabiliva l'erogazione dei fondi pubblici per la costruzione dell'impianto a fronte della loro cantierizzazione. Ricordiamo che i fondi a disposizione per l'inceneritore ammontano a ben 500 milioni di euro derivati dai fondi CIP6, che derivano da una parte della bolletta elettrica.

La sospensiva è ovviamente temporanea in attesa del giudizio di merito sul ricorso al  Tar Lazio che non ci sarà prima della fine del mese di maggio del 2015. Il Comitato No Inc è di nuovo in allerta perché come si legge in una nota di stampa "l’ordinanza costituisce comunque una decisione molto pericolosa perché potrebbe spingere il Coema ad avviare quanto prima il cantiere per la costruzione del contestatissimo mega forno brucia-rifiuti".

Appena pochi giorni fa, il comitato No-Inc e circa 40 residenti di Albano ed Ardea che vivono in prossimità del VII invaso di Roncigliano, avevano lanciato l’allarme e si erano costituiti “ad opponendum” contro il ricorso amministrativo del consorzio Coema e lo stesso comitato auspica che ben presto anche i comuni che sversano i loro rifiuti a Roncigliano si costituiscano in opposizione al ricorso al Tar.

"Occorre, infatti, che tutti insieme ricordiamo ai giudici amministrativi il grande imbroglio - scrivono gli attivisti del Comitato No Inc - che si cela dietro la cantierizzazione fittizia del 29 dicembre 2008 (nella realtà dei fatti ancora mai avvenuta!), ma utile a rientrare nei termini U.E. del 31 dicembre 2008 per accaparrarsi, costi quel che costi, la contribuzione pubblica. Come anche l’ordinanza n.Z-0009 del 22 ottobre 2008 che l’ex Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo scrisse sotto dettatura (secondo le Procure di Velletri e Roma) del Gruppo Cerroni per permettere al ras della monnezza di ottenere un ingiusto ed illecito vantaggio patrimoniale”.

Il prossimo appuntamento del comitato No Inc è fissato il prossimo 13 agosto per "celebrare" il  quinto anniversario dell’AIA n.B3694 del  2009 che autorizzò la costruzione dell’Inceneritore di Albano, con una cena di sottoscrizione a Villaggio Ardeatino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Albano, inceneritore: il Tar sospende lo stop ai finanziamenti

RomaToday è in caricamento