Albano: la Suora del clan dei Flachi, vicedirettrice sanitaria del Regina Apostolorum

Suora, ma anche sorella di un presunto boss della ‘ndrangheta: questo quanto emerge a carico di Rosa Alba Maria Martino religiosa dell’Ordine Paolino e vicedirettrice sanitaria dell'ospedale Regina Apostolorum di Albano, una struttura ospedaliera religiosa di eccellenza nel territorio dei Castelli Romani.

La suora è  coinvolta nell’inchiesta che ieri ha visto l’arresto di 35 affiliati nel clan della ‘Ndragheta dei Flachi nella  zona di Milano e il suo ruolo emerge in un'intercettazione del marzo del 2009 come riportato nell'ordinanza del GIP.

La suora avrebbe avvertito il fratello Paolo Martino, il presunto boss, di una possibile indagine nei suoi confronti per le dichiarazioni rilasciate da un collaboratore di giustizia. L'uomo chiede alla sorella di mettersi in contatto con una "consorella" perché gli "hanno aperto la macchina" e forse qualcuno potrebbe aver posizionato delle cimici, delle microspie.

La religiosa, sorella del malvivente, sfruttava le sue conoscenze quindi per mettere in guardia Paolo Martini di possibili indagini a suo carico e sui rapporti con uomini politici di spicco di Reggio Calabria.

Secondo il giudice per le indagini preliminari, Suor Rosa Alba potrebbe essere vicina al favoreggiamento personale perché utilizza linguaggi e metodi di comunicazione di chi conosce la situazione, un comportamento singolare perché proviene da una religiosa.  Ancora da identificare i personaggi contattati dalla vicedirettrice del Regina Apostolorum di Albano per dare le dritte necessarie al fratello per eludere gli investigatori.

Il Gip mette in relazione il legame affettivo e quello sociale dei clan della criminalità organizzata che supera i ruoli sociali. "Suor Rosa è una suora ma non cessa di essere la sorella del boss Paolo Martino", conclude il GIP.