Sparatoria di Cecchina: arrestato un quarto killer
Nuovi sviluppi per la sparatoria di Cecchina: sabato è stato arrestato un quarto uomo che il 29 e 30 maggio partecipò all'uccisione di due spacciatori. Intanto continua l'indagine legata all'omicidio del sindaco di Pollica
Continuano le indagini per chiudere il cerchio intorno alla sparatoria di Cecchina che nel mese di maggio ha visto la morte di due spacciatori. Sabato è finito in manette un presunto quarto omicida della spedizione: P.C. un giovane originario della Sicilia, ma residente ad Ardea. Gli inquirenti ipotizzano per il quarto arrestato un collegamento con la cosca mafiosa catanese dei Santapaola.
Inoltre nella pista che indaga sui traffici di droga si inserisce anche un possibile debito di 100mila euro che una delle vittime dell'agguato, Fabio Giorgi, aveva contratto con i killer e che secondo i magistrati come emerge dalle ordinanze di custodia cautelare "serviva per mantenere le famiglie dei mafiosi detenuti a Catania che contavano sul loro appoggio".
Continuano anche le indagini sull'altro filone aperto dalla sparatoria di Cecchina: il collegamento con l'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica fraddato lo scorso settembre.
Da quanto emerge dalle inchieste condotte da il quotidiano "Il Messaggero" dalle indagini della Procura di Salerno pare che i telefoni cellulare della vigilessa di Albano coinvolta nella sparatoria di Cecchina e del suo compagno abbiamo agganciato le celle telefoniche di Acciaroli proprio nella notte dell'omicidio del primo cittadino, circostanza confermata da alcuni testimoni.
Intanto oltre alle analisi balistiche sulle armi che hanno sparato a Cecchina e a Pollica sono in corso anche degli accertamenti sulle tracce genetiche e biologiche e sulle impronte digitali impresse sulle armi sequestrate per compararle con le tracce trovate a Cecchina e con i dati del cado di Pollica,
